Scuola, Renzi annuncia bando di concorso per 63mila insegnanti

Politica

Via libera ai primi 11 decreti attuativi della riforma della pubblica amministrazione. Tra questi anche il taglio delle partecipate e la stretta sui furbetti del cartellino. Il premier: "La novità è che licenzieremo i dirigenti". Madia: "Oggi uno Stato più semplice"

E' pronto il concorso della scuola. Lo ha annunciato Matteo Renzi, nella conferenza stampa dopo il Cdm di stanotte, che ha dato il via libera ai primi undici decreti attuativi della riforma della Pubblica amministrazione, che ora passeranno al vaglio del Parlamento. Tra questi anche la stretta sui furbetti del cartellino (VIDEO), il taglio alle partecipate, la riforma dei porti e l'accorpamento del corpo Forestale ai Carabinieri (QUI IL COMUNICATO). Il Cdm ha approvato inoltre le annunciate nomine di Carlo Calenda alla guida della delegazione italiana a Bruxelles e di Maria Angela Zappia, attuale ambasciatrice presso la Nato, a nuovo consigliere diplomatico di Palazzo Chigi.

Renzi: concorso per 63.712 insegnanti - Nella conferenza stampa il premier ha detto che "andremo a bandire un concorso per 63.712 insegnanti; è un grande investimento sulla scuola. Speriamo che a settembre possano andare in cattedra". E ha aggiunto: "Per il prossimo concorso abbiamo deciso che la scelta sarà legata alla qualità di donne e uomini della scuola. Sono il bene più prezioso perché diamo a loro i nostri figli. Quindi massima massima richiesta di qualità da tutti i punti di vista". E ancora: "La supplentite finirà quando le riforme andranno a regime".

 

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Assenteisti, "la novità è che licenzieremo i dirigenti" - Sui furbetti del cartellino, Renzi ha affermato: "Ho letto che c'è chi dice che le norme ci sono già. Ma oggi non è obbligatorio tutto questo, è il dirigente che sceglie. Ora è differente rispetto alle norme del passato, di cui parlano con una  felice sintesi da Brunetta alla Cgil, che non sono efficace come  queste". E sottolinea: "Non c'è più una possibilità, un optional: il dirigente non licenzia? E noi licenziamo il dirigente".

Apple, domani Cook a Roma per investimento su Napoli - "Apple ha comunicato da Cupertino che aprirà a Napoli una bella realtà di innovazione con circa 600 persone, una sperimentazione veramente intrigante. E' ufficiale e domani Tim Cook sarà qua" ha annunciato Renzi. E continuando sulla riforma della P.A.: c'è il decreto sulla cittadinanza digitale, con il "pin unico e domicilio digitale entro il 31 dicembre 2017".

 

Partecipate ridotte da 8mila a mille - Le partecipate pubbliche verranno ridotte da "8 mila a mille" spiega il premier Matteo Renzi in conferenza stampa parlando di un "taglio immediato", di "regole certe per impedire la costituzione di nove società e della "riduzione dello stipendio per gli amministratori che non aiutano" questo processo. 

 

Banche, Renzi: sistema solido, turbolenze opportunità - Sulle banche il premier sottolinea: "Il sistema italiano è solido, ci sono non le banche nel mirino ma alcune banche... è il mercato. Vanno rispettate le regole, tutti i segnali sono di grande serietà da parte delle istituzioni. Servono cambiamenti significativi per cui alla fine ci saranno meno banchieri, meno poltrone e più risorse per il credito, più trasparenza. Per questo dico che le turbolenze di queste ore possono essere un'opportunità".

 

Forze di polizia scendono a 4 - "Le forze di polizia passano da 5 a 4 con il Corpo forestale dello Stato che entra nell'Arma. Questo processo si concluderà nel 2016. Dicevano che era impossibile farlo, lo abbiamo  fatto" ha poi annunciato Renzi.

"Fusioni spa locali rifiuti, via chi non procede" - Parlando del decreto sui servizi pubblici locali, nell'ambito della riforma della P.A. il premier dice: "Dare certezza di diritto rispetto agli ambiti territoriali ottimali", "incoraggiare le aggregazioni" e attraverso le specifiche procedure "rimuovere coloro i quali non provvedono alla fusione". E ha aggiunto: "Soprattutto sui rifiuti c'è spazio per le aggregazioni".

 

"Da Juncker parole sbagliate, ma contano politiche" - Renzi torna poi sulla polemica con l'Ue. Il presidente della Commissione Ue, Jean Claude Juncker, ha usato "espressioni sbagliate nel merito e nel metodo, ma quello che mi interessa è che lui non sbagli le politiche". E aggiunge: "Non sono qui a fare il portavoce di un litigio, se si usano in conferenza stampa espressione sbagliate, pace, non sono permaloso".

 

<blockquote class="twitter-tweet" lang="it"><p lang="it" dir="ltr">Cittadinanza digitale, taglio partecipate, riduzione tempi burocratici per investimenti. Con decreti attuativi oggi uno Stato più semplice.</p>&mdash; Marianna Madia (@mariannamadia) <a href="https://twitter.com/mariannamadia/status/689967641306464257">21 Gennaio 2016</a></blockquote>
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