Il segretario del Carroccio ha lanciato "Noi con Salvini", un soggetto politico pensato per le regioni meridionali: "Non cambiamo dna, per noi federalismo prima di tutto". E sul prossimo Capo dello Stato: "Non sia un servo di Bruxelles"
"Noi con Salvini", è questo il nome del nuovo soggetto politico per il Centro Sud che Matteo Salvini, segretario federale del Carroccio, ha presentato a Montecitorio. Una sorta di Lega Sud, che lascia però a casa i simboli e i colori classici del movimento che fu di Umberto Bossi (Lega Nord: tutte le foto). Niente verde, niente sole delle Alpi e, per ora, neanche una vera e propria struttura, ma un sito per le adesioni con una carta di valori da sottoscrivere. Come simbolo un campo bianco con un ovale blu e la scritta in giallo e bianco: Noi con Salvini.
Salvini: "Non cambiamo dna, federalismo prima di tutto" - "Al Nord rimane la Lega. Da oggi si parte" al Sud ma "dico no a chi pensa di prendere un tram per salvare la poltrona. Onestà e fedina penale sono i pre-requisiti per evitare rischi di infiltrazioni" spiega Salvini nel corso della conferenza stampa di presentazione a Montecitorio. Non stiamo a fare ricicleria. Le esperienze politiche" precedenti - prosegue - "saranno valutate con attenzione". Sui contenuti Salvini aggiunge poi che "non cambieremo mai il nostro dna. Per noi il federalismo viene prima di tutto. Prima parlare di autonomia al sud era come bestemmiare in chiesa, ora dal Salento alla Campania c'è voglia di autonomia, con responsabilità" ed elenca poi le sue battaglie contro l'euro, contro Bruxelles, a favore della certezza della pena e contro l'immigrazione. "Perché dovremmo prendere voti al Centro e al Sud? - chiede quindi Salvini - noi non abbiamo mai contestato i cittadini meridionali, ma la politica del Sud, la Roma ladrona, la cattiva amministrazione. Noi rimaniamo noi, il nostro non è certo un progetto salvifico".
Sul prossimo Capo dello Stato: "Non sia un servo di Bruxelles" - Sulle possibili alleanze il leader leghista è chiaro: "Dico no alle riedizioni di vecchie frittate. Per Alfano non c'è spazio, con tutto il rispetto di chi è al governo con Renzi". Quanto a Forza Italia, che non cita apertamente, Salvini spiega che "è complicato fare strada insieme con chi governa a metà con Renzi e vota la porcheria costituzionale che sta facendo". Rapporti, quelli interni al centrodestra, che potranno essere testati alla probabile prossima elezione del Presidente della Repubblica. Nomi Salvini non ne fa, ma mette comunque le mani avanti: "Mi auguro che al Quirinale non ci sia un servo di Bruxelles, un complice dell'Euro e dell'Europa, che permetta l'esproprio della sovranità italiana"
Salvini: "Non cambiamo dna, federalismo prima di tutto" - "Al Nord rimane la Lega. Da oggi si parte" al Sud ma "dico no a chi pensa di prendere un tram per salvare la poltrona. Onestà e fedina penale sono i pre-requisiti per evitare rischi di infiltrazioni" spiega Salvini nel corso della conferenza stampa di presentazione a Montecitorio. Non stiamo a fare ricicleria. Le esperienze politiche" precedenti - prosegue - "saranno valutate con attenzione". Sui contenuti Salvini aggiunge poi che "non cambieremo mai il nostro dna. Per noi il federalismo viene prima di tutto. Prima parlare di autonomia al sud era come bestemmiare in chiesa, ora dal Salento alla Campania c'è voglia di autonomia, con responsabilità" ed elenca poi le sue battaglie contro l'euro, contro Bruxelles, a favore della certezza della pena e contro l'immigrazione. "Perché dovremmo prendere voti al Centro e al Sud? - chiede quindi Salvini - noi non abbiamo mai contestato i cittadini meridionali, ma la politica del Sud, la Roma ladrona, la cattiva amministrazione. Noi rimaniamo noi, il nostro non è certo un progetto salvifico".
Sul prossimo Capo dello Stato: "Non sia un servo di Bruxelles" - Sulle possibili alleanze il leader leghista è chiaro: "Dico no alle riedizioni di vecchie frittate. Per Alfano non c'è spazio, con tutto il rispetto di chi è al governo con Renzi". Quanto a Forza Italia, che non cita apertamente, Salvini spiega che "è complicato fare strada insieme con chi governa a metà con Renzi e vota la porcheria costituzionale che sta facendo". Rapporti, quelli interni al centrodestra, che potranno essere testati alla probabile prossima elezione del Presidente della Repubblica. Nomi Salvini non ne fa, ma mette comunque le mani avanti: "Mi auguro che al Quirinale non ci sia un servo di Bruxelles, un complice dell'Euro e dell'Europa, che permetta l'esproprio della sovranità italiana"