I 5 Stelle propongono un incontro sulle riforme: "Molto è cambiato, governo legittimato dal voto". Di Maio: "Noi ago della bilancia". Il premier: "Pronti a discutere con tutti, questa volta lo streaming lo chiediamo noi". Martina: "Impossibile sottrarsi"
"Questa volta, magari, lo streaming lo chiediamo noi", risponde il premier Matteo Renzi: "E' bene che non ci siano né patti segreti né giochini strani". Per Renzi "se la Lega e Grillo vogliono sedersi intorno ad un tavolo sono i benvenuti". E aggiunge: "Grillo è un uomo che ci ha abituati ogni giorno ad una sorpresa. Diciamo così... Con lui non ci si annoia".
Legge elettorale: Renzi, batti un colpo: http://t.co/LNipt3UMJd
— Beppe Grillo (@beppe_grillo) 15 Giugno 2014
A spingere i 5 Stelle verso un confronto sulle riforme con il Pd, nei mesi scorsi sempre negato, alcuni cambiamenti avvenuti sullo scenario politico che Grillo e Casaleggio spiegano così: “Il M5S ha una legge approvata dai suoi iscritti (e non discussa a porte chiuse in un ufficio del Pd in via del Nazareno) e Renzi è stato legittimato da un voto popolare e non a maggioranza dai soli voti della direzione del Pd. Quindi qualcosa, anzi molto, è cambiato. La legge M5S è di impronta proporzionale, non è stata scritta su misura per farci vincere come è stato per l'Italicum, scritto per farci perdere”.L’incontro con il Pd - Quindi i due leader aprono a un incontro con il Pd: “All'incontro eventuale con il Pd, che speriamo ci sia, parteciperanno i due capigruppo M5S di Camera e Senato, oltre a Danilo Toninelli, estensore tra gli altri della versione definitiva della legge, e Luigi Di Maio come massima rappresentanza istituzionale in Parlamento nel suo ruolo di vicepresidente della Camera”.
Guerini: "Dialogo su legge elettorale insieme a riforme" - Nella replica all'invito 5 Stelle il vicesegretario democratico Lorenzo Guerini ha spiegato che il Pd è pronto "a confrontarsi con tutti, nel rispetto dei ruoli e delle posizioni diverse, sapendo bene che per la priorità restano le riforme istituzionali, Senato, titolo V e legge elettorale che garantisca governabilità" e "certezza di chi vince e chi perde, secondo il percorso che abbiamo individuato".
Di Maio a Sky Tg24: "Noi l'ago della bilancia" - Con l'apertura al confronto lanciata da Grillo e Casaleggio, i grillini si “candidano” a divenire "ago della bilancia", spiega il vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio, ai microfoni di Sky TG24 (VIDEO).
"Abbiamo un'opportunità per riuscire a portare a casa la riforma elettorale", perché ora "l'Italicum è oggetto di un tira e molla con Berlusconi", mentre "l'obiettivo del Movimento 5 Stelle è portare a casa la riforma con la forza politica che in questo momento è maggioritaria in Parlamento, ossia il Pd". "Non è un calcolo di convenienza - assicura - ma vogliamo dare un'opportunità a questo governo di fare una cosa buona, noi portiamo la nostra proposta, ascoltiamo e poi vediamo”.
Il tweet di Di Maio dopo la risposta di Guerini:
Sono felice del fatto che il Governo abbia accolto la nostra proposta di incontro sulla legge elettorale. (lo streaming si farà).
— Luigi Di Maio (@luigidimaio) 15 Giugno 2014
Martina (Pd): “Andiamo a vedere carte” – A rispondere all’invito del Movimento era stato prima di tutti il ministro Maurizio Martina, ospite domenica 15 giugno a Sky TG24: “Se davvero questa apertura è sincera sarebbe impossibile sottrarsi a questo confronto. […] Ora bisogna andare a vedere le carte e sperare che non sia un bluff”.
La legge M5S – La proposta di riforma dei 5 Stelle si basa a grandi linee su un sistema elettorale proporzionale "sensibilmente corretto" che provoca uno sbarramento "naturale" e "flessibile" anche grazie alla dimensione "intermedia" delle circoscrizioni, con la possibilità di esprimere preferenze ma anche "penalizzazioni" di candidati sgraditi. Per le preferenze è consentito il panachage (cioè si possono votare candidati di liste diverse da quella votata), mentre sono vietate (pena annullamento) le candidature plurime in più circoscrizioni o rami del Parlamento.