Expo, Angelo Paris ammette: "Ho turbato le gare di appalti"
PoliticaStando a quanto si è appreso, il manager arrestato avrebbe fatto ammissioni sulle turbative d’asta e su “fatti materiali” che sono contenuti nell’ordinanza di custodia cautelare a suo carico
Ha ammesso di aver turbato le gare di appalti l'ex responsabile dell'area contratti della Società Expo Angelo Paris. Interrogato lunedì 19 maggio dai pubblici ministeri di Milano per oltre 5 ore, l'ex manager della società avrebbe spiegato di "aver sbagliato a farsi avvicinare" dagli uomini della cosiddetta "cupola degli appalti" per vantaggi di carriera e protezioni politiche. Paris e Gianstefano Frigerio, l'ex segretario regionale lombardo della Dc ed ex parlamentare di Forza Italia, restano in carcere.
L’interrogatorio di Paris - Stando a quanto si è appreso, Paris avrebbe fatto ammissioni sulle turbative d'asta e sui 'fatti materiali' che sono contenuti nell'ordinanza di custodia cautelare a suo carico. I pm Claudio Gittardi e Antonio D'Alessio hanno posto domande anche sulla gara della cosiddetta 'architettura dei servizi' per Expo, che si ritiene essere stata inficiata da irregolarità. Paris si sarebbe dichiarato estraneo all'associazione a delinquere della quale avrebbero fatto parte anche gli ex politici Primo Greganti, Gianstefano Frigerio e Sergio Cattozzo.
La tesi di Paris è quella di essere stato avvicinato da queste persone, ma di non aver capito di trovarsi di fronte a quella che la procura ritiene essere la "cupola degli appalti" in Lombardia. Non sono, invece, stati affrontati i capitoli relativi ai parcheggi e ai padiglioni legati all'Esposizione del 2015 che verranno trattati nel prossimo interrogatorio, la cui data non è ancora stata fissata.
Expo: poteri speciali per Cantone, in arrivo il decreto - Intanto, Raffaele Cantone e l'Autorità Anticorruzione "oltre che più uomini avrà un accesso preventivo alle informazioni, per lavorare con un'azione di prevenzione". A dirlo il ministro dell'Interno Angelino Alfano. Il governo ha in cantiere un decreto ad hoc per l’Expo che mira a mettere il magistrato chiamato dal premier, Matteo Renzi, a seguire i lavori dell'Expo dopo i recenti scandali. Al momento l'Autorità può intervenire solo sulle amministrazioni pubbliche e sulle società dove l'ente pubblico ha il controllo o esprime gli amministratori: oggi, quindi, Expo è fuori dal suo raggio d'azione.
Robledo smentisce Bruti Liberati – Si alza invece il livello dello scontro alla procura di Milano: Alfredo Robledo smentisce il capo dell'ufficio giudiziario Edmondo Bruti Liberati sull’inchiesta Expo. Il procuratore aggiunto insiste che il doppio pedinamento che Bruti Liberati ha imputato alla sua responsabilità non è "mai avvenuto", ribadisce che i fatti reato emersi in quell’indagine non riguardano "la competenza specializzata della Dda" e nega di aver avuto contrasti con il capo della Squadra Mobile di Milano. Così come esclude di aver violato il segreto di indagine e dunque messo a rischio l’inchiesta con l’invio al Consiglio Superiore della Magistratura sm di una corrispondenza interna alla procura.
L’interrogatorio di Paris - Stando a quanto si è appreso, Paris avrebbe fatto ammissioni sulle turbative d'asta e sui 'fatti materiali' che sono contenuti nell'ordinanza di custodia cautelare a suo carico. I pm Claudio Gittardi e Antonio D'Alessio hanno posto domande anche sulla gara della cosiddetta 'architettura dei servizi' per Expo, che si ritiene essere stata inficiata da irregolarità. Paris si sarebbe dichiarato estraneo all'associazione a delinquere della quale avrebbero fatto parte anche gli ex politici Primo Greganti, Gianstefano Frigerio e Sergio Cattozzo.
La tesi di Paris è quella di essere stato avvicinato da queste persone, ma di non aver capito di trovarsi di fronte a quella che la procura ritiene essere la "cupola degli appalti" in Lombardia. Non sono, invece, stati affrontati i capitoli relativi ai parcheggi e ai padiglioni legati all'Esposizione del 2015 che verranno trattati nel prossimo interrogatorio, la cui data non è ancora stata fissata.
Expo: poteri speciali per Cantone, in arrivo il decreto - Intanto, Raffaele Cantone e l'Autorità Anticorruzione "oltre che più uomini avrà un accesso preventivo alle informazioni, per lavorare con un'azione di prevenzione". A dirlo il ministro dell'Interno Angelino Alfano. Il governo ha in cantiere un decreto ad hoc per l’Expo che mira a mettere il magistrato chiamato dal premier, Matteo Renzi, a seguire i lavori dell'Expo dopo i recenti scandali. Al momento l'Autorità può intervenire solo sulle amministrazioni pubbliche e sulle società dove l'ente pubblico ha il controllo o esprime gli amministratori: oggi, quindi, Expo è fuori dal suo raggio d'azione.
Robledo smentisce Bruti Liberati – Si alza invece il livello dello scontro alla procura di Milano: Alfredo Robledo smentisce il capo dell'ufficio giudiziario Edmondo Bruti Liberati sull’inchiesta Expo. Il procuratore aggiunto insiste che il doppio pedinamento che Bruti Liberati ha imputato alla sua responsabilità non è "mai avvenuto", ribadisce che i fatti reato emersi in quell’indagine non riguardano "la competenza specializzata della Dda" e nega di aver avuto contrasti con il capo della Squadra Mobile di Milano. Così come esclude di aver violato il segreto di indagine e dunque messo a rischio l’inchiesta con l’invio al Consiglio Superiore della Magistratura sm di una corrispondenza interna alla procura.