F35, primo sì al dimezzamento della spesa

Politica
F35, sì in commissione Difesa della Camera al dimezzamento degli acquisti dei caccia americani
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La relazione nella commissione Difesa della Camera riceve il via libera dal Pd, che chiede anche una moratoria sull’acquisto. No di FI e Lega, si astengono gli altri gruppi. Pinotti: "Possibile rimodulazione del programma degli armamenti"

Via libera nella commissione Difesa della Camera al testo presentato dal Partito Democratico in cui si chiede una "significativa" riduzione delle spese militari, compreso un dimezzamento di quelle per i caccia americani F35 e per l'esercito Forza Nec (il progetto Network Enabled Capabilities nasce per abbattere i tempi di comunicazione e di acquisizione delle informazioni tra i soldati e i centri decisionali ndr.).
Il documento, che chiede anche una moratoria sull’acquisto, è stato approvato mercoledì 7 maggio e ha ricevuto i soli voti dei Democratici. Contrari Forza Italia e Lega Nord, astenuti gli altri gruppi.

Il programma di acquisto da 12 miliardi - L'Italia ha destinato circa 12 miliardi di euro al programma pluriennale F35, i caccia di ultima generazione della Lockheed Martin nella cui produzione è impegnata anche Finmeccanica. L'Italia dovrebbe acquistare 90 F35 - già ridotti dagli iniziali 131 - destinati a sostituire circa 160 caccia che nel giro di qualche anno resteranno a terra perché obsoleti.

Pinotti: "Possibile rimodulazione del programma" - Il ministro della Difesa Roberta Pinotti ha ricordato che il suo dicastero "ha già tagliato 400 milioni destinati agli investimenti, 153 dei quali per gli F35". All'ordine del giorno un libro bianco "per capire quali sono le reali esigenze del Paese, nell'ambito di questo anche una rimodulazione del programma degli F35", ha aggiunto Pinotti.

Sel: "Apprezzabile scelta del Pd ma serve più coraggio – La proposta della moratoria ha trovato il parere favorevole di Sinistra Ecologia e Libertà. "Avremmo, però, gradito più coraggio e coerenza, e per questo abbiamo proposto la cancellazione di un programma inutile, con ricadute risibili sul piano occupazionale, che promuove una tecnologia dubbia sotto il profilo dell'efficienza e in stridente contrasto con l'art. 11 della Costituzione italiana", hanno sottolineato i deputati Sel Donatella Duranti, Michele Piras e Giulio Marcon. Il partito si è astenuto sulla proposta del Pd e ha sostenuto il proprio documento conclusivo sui sistemi d'arma nel quale si prevedono oltre 35 miliardi di euro di tagli su programmi d’armamento.

M5S: "Un passo avanti, ma non resti uno spot" –
Anche il M5S si è astenuto sulla proposta di dimezzamento degli F35. "Abbiamo chiesto al Pd di impegnarsi perché non resti solo uno spot elettorale: si impegni il governo con una risoluzione da votare in commissione o una mozione in Aula", interviene il deputato del Movimento 5 Stelle Massimo Artini, vicepresidente della commissione Difesa della Camera. "Oggi ci siamo astenuti sul documento del Pd - spiega Artini - dopo che il capogruppo Pd Scanu ci ha garantito che proporranno una risoluzione per impegnare il governo a seguire le indicazioni contenute nella relazione dell'indagine conoscitiva della commissione".

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