Monti: "Dimissioni irrevocabili". Casini accusa: "Rissoso"

Politica

Il professore lascia Scelta civica in dissenso con esponenti di primo piano del movimento e rimprovera loro di non aver fatto abbastanza per "frenare la dominanza dei due partiti principali sul governo". Il leader Udc: "Accuse ridicole"

Resta altissimo il livello della polemica sulla legge di stabilità, causa di una vera e propria deflagrazione all’interno di Scelta Civica. Il fondatore Mario Monti ribadisce le sue "dimissioni irrevocabili" e chiede a Letta di frenare le pressioni del Pd e del Pdl sul governo.

Monti: "Governo deve frenare dominanza di Pd e Pdl" - "Scelta Civica sostiene molto tenacemente il governo e vorrebbe che il governo facesse tutto il possibile per il Paese intensificando l'impegno e attraverso una maggiore capacità del premier Letta di frenare la dominanza dei due partiti principali che si muovono con interessi elettorali", spiega il professore, prima di puntare nuovamente il dito contro alcuni nomi di primo piano del suo movimento. "Mauro, Casini e altri - cita per nome - criticano questa posizione e ritengono che l'appoggio al Governo debba essere senza se e senza ma, che non è la linea del partito".
La goccia che ha fatto traboccare il vaso il ddl stabilità, nei confronti dei quali Monti aveva espresso delle critiche dalle quali avevano preso le distanze 11 senatori e con loro il ministro Mauro (guarda il servizio).

Casini: "Da Monti atteggiamento rissoso" - "Le accuse di Monti nei miei confronti sono semplicemente ridicole. Monti sa cosa significa governare questo paese quando c'è una maggioranza litigiosa. Questa politica del doppio binario, questo atteggiamento rissoso, anche da parte di Monti, sull'azione dell'esecutivo, questi continui distinguo, non sono accettabili" è la replica di Casini. E a proposito delle dimissioni di Monti,  "non sono un problema mio" dice Casini "non gli chiederò di ritirarle perché questo non mi riguarda".

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Mauro: "Governo indispensabile per l'Italia"
- "Sono dispiaciuto che Monti non sia il presidente di Scelta civica oggi" il laconico commento del ministro della Difesa, Mario Mauro, dopo l'addio dell'ex premier al partito. Interpellato sulla possibilita' della formazione di un nuovo gruppo parlamentare di 'Popolari' al Senato, Mauro ha risposto: "Non lo so". Comunque "non è un problema che mi pongo nel senso che l'unica cosa che ho a cuore e che si capisca che siamo un partito vocato al sostegno di un governo indispensabile per l'Italia". (VIDEO)

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