Decadenza di Berlusconi, Pdl all’attacco sul voto in Giunta

Politica

Schifani chiede di cambiare i membri che hanno già dichiarato come si esprimeranno ma riceve lo stop di Grasso. E avverte: “Con voto politico il governo è finito”. Cancellieri a SkyTG24: “Giusto riflettere sulla costituzionalità delle legge Severino”

Il voto della Giunta del Senato sulla decadenza di Silvio Berlusconi torna a far tremare il governo. A rimettere in discussione la prosecuzione dell'esecutivo guidato da Enrico Letta è l'ex presidente del Senato Renato Schifani che prima si appella al suo successore a Palazzo Madama perché rimuova i membri della Giunta per le immunità che hanno già dichiarato come voteranno e poi, una volta incassato il 'non possumus' di Grasso (“Non è previsto dal regolamento”), avverte che un voto politico in Giunta renderebbe impossibile proseguire sulla strada della "convivenza" nel governo.

Alfano: “Il Pd chiarisca sulla non retroattività della legge Severino” - All'alleato di governo si è rivolto anche il segretario del Pdl Angelino Alfano che ha chiesto al Pd di chiarire se ritenga valido il principio della irretroattività della legge Severino: "In base a precisi riferimenti giuridici, abbiamo chiesto e chiediamo al Partito Democratico una parola chiara su questo principio", ha detto Alfano. Ma dal Nazareno non arriva nessun cambio di rotta: "Berlusconi è stato condannato dopo tre gradi di giudizio e non si può pensare di trasformare la Giunta in un organo di quarto grado", sottolinea Danilo Leva, responsabile giustizia del Pd. Stessa posizione espressa da Pierluigi Bersani che, dalla festa Democratica di Genova, manda un messaggio inequivocabile: "Noi siamo per lo stato di diritto e perché le leggi vengano applicate. Il Pdl deve riflettere con grande realismo sul seguente concetto: noi non potremo mai concedere a Berlusconi quello che non concederemmo a nessuno dei nostri".

Cancellieri a SkyTG24: “Su legge Severino giusto riflettere” – Sul tema è intervenuta anche il ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri. Personalmente - ha detto intervistata da SkyTG24 - non ravvedo" profili di incostituzionalità per quanto riguarda la legge Severino, ma occorre tener presente che in questa direzione "si sono espressi giuristi con competenza di gran lunga superiore alla mia, persone di grande pulizia morale e valore tecnico, che stimo moltissimo e sulle quali non ci sono sospetti di partigianeria. Se persone di questo livello" hanno espresso dubbi sulla costituzionalità della legge, ha aggiunto, "come minimo bisogna rifletterci".



L’Ufficio di presidenza della Giunta decide i tempi - Mercoledì 4 settembre l'ufficio di presidenza della Giunta ha stilato il calendario dei lavori: la riunione della Giunta per le autorizzazioni del Senato è stata fissata per lunedì 9 alle ore 15. Intanto sono arrivate le parole del presidente della Giunta Dario Stefano, che in un'intervista a l'Unità ha assicurato: la decadenza di Silvio Berlusconi sarà esaminata e votata in tempi brevi senza "scappatoie elusive". E non ha nascosto la possibile necessità che sia sostituito qualche membro della giunta. Insorge il Pdl che con Annamaria Bernini mette in dubbio il ruolo super partes di Stefano. Sul punto interviene anche il capogruppo pidiellino Schifani: "Le continue dichiarazioni del senatore Stefano, sia sui tempi dei lavori della Giunta che sul merito delle sue decisioni, ci preoccupano non poco".

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