M5S: "No a un governo di partiti. Se tecnico, valuteremo"

Politica

Grillo e Casaleggio a Roma per incontrare i neoeletti, che hanno scelto per alzata di mano i capigruppo di Camera e Senato del Movimento. Il leader: “Andremo avanti per la nostra strada”. Alfano: "Il Pd è confuso". D'Alema: "Siamo imprescindibili"

"Non daremo la fiducia a un governo di partiti, siamo pronti a fare il nostro dovere in Parlamento, l'ordine centrale della democrazia italiana. Andremo avanti per la nostra strada" (VIDEO). Assediato da microfoni e taccuini, Beppe Grillo arriva all'Hotel Universo, vicino alla Stazione Termini, per l'assemblea con i suoi neoletti, nonostante il lutto per la morte del suocero. In diretta streaming su Youtube, il leader del Movimento 5 Stelle prende subito la parola per ribadire il no a un governo con Pdl e Pd e annunciare i due capigruppo "designati" per il primo trimestre: la romana Roberta Lombardi alla Camera e al Senato il siciliano Vito Crimi, nato e cresciuto al Brancaccio di Palermo ma eletto in Lombardia (entrambi sono stati scelti per alzata di mano anche se per regolamento l'operazione dovrà ripetersi quando i due rami del Parlamento saranno ufficialmente insediati e si riuniranno i gruppi).

Grillo: “Pd e Pdl sono già d’accordo”
- Grillo non replica all'aut aut lanciato da Pier Luigi Bersani ("Grillo decida cosa vuole fare o si va tutti a casa"), ma nelle due ultime interviste rilasciate alla stampa straniera chiude la porta a ogni "inciucio" e pronostica un  esecutivo Pd-Pdl guidato da Corrado Passera: "Sono già d'accordo per mettersi assieme e governare facendoci passare come degli irresponsabili, ma noi saremmo irresponsabili se ci alleassimo con loro". In attesa delle prossime mosse del Quirinale, Crimi non esclude un esecutivo tecnico: "Vediamo, prima lo facciano poi valuteremo".
Le parole di Grillo, quindi, non aiutano a sciogliere i molti nodi che pesano sulla fase post voto, in attesa che il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano (che nella giornata di lunedì 4 marzo ha ricevuto il premier  uscente Mario Monti e avrebbe sentito al telefono Romano Prodi) avvii le consultazioni. Intanto anche dal Pdl arriva un monito, rivolto ai Democrat. "E' vero, tocca al Pd la prima parola, ma sono pregati calorosamente di non fare drammaticamente sbattere il Paese contro un muro", avverte via Twitter Angelino Alfano.
Crimi: “Non diamo la fiducia a un governo di partiti” - Una conferma all'indisponibilità a votare la fiducia a qualsiasi governo arriva dal neo capogruppo Crimi: "Valuteremo qualsiasi proposta alternativa a un governo di partiti. Per il momento non c'è nessuna proposta sul tavolo, quando Napolitano farà la sua, valuteremo il da farsi".
Ma su una cosa i 5 Stelle non hanno alcun dubbio: "No ad un governo di partiti. Su questo siamo sempre stati coerenti. Questi sono i partiti per i quali abbiamo fatto una campagna elettorale chiamata 'tsunami', una scelta fatta non a caso. Sono questi, infatti, i responsabili della situazione in cui versa il Paese" (VIDEO).

Lombardi: “Meglio un governo 5 Stelle” - Roberta Lombardi, neoeletta dai 5 Stelle capogruppo alla Camera rimarca che "la migliore soluzione per noi resta un governo a 5 Stelle". Quanto alle consultazioni con il presidente della Repubblica, Crimi spiega che "a Napolitano noi riporteremo i 20 punti del nostro programma che costituiscono la priorità”. In particolare,  puntualizza: "i fondi dei nostri gruppi parlamentari non saranno  gestiti da Grillo e Casaleggio".
Crimi assicura: "Non abbiamo fatto richiesta di rimborsi elettorali. Noi non li prendiamo e per noi il discorso è chiuso qui. La trasparenza è nel nostro dna, abituatevi a questa nuova modalità di fare politica".

D’Alema: “Nessuna soluzione può prescindere dal Pd” - Bersani non parla, ma fa sentire la sua voce Massimo D'Alema: "Ha ragione il segretario: il Pd è la prima forza del Paese e ha la maggioranza assoluta alla Camera. Nessuna soluzione può prescindere dal Pd" (VIDEO). L'ex premier esclude un accordo col Pdl e si sofferma su Grillo: "Gli chiediamo di prendersi le sue responsabilità. Chi si presenta alle elezioni e ottiene un risultato così importante ha delle responsabilità”.
Intanto, si parla sempre dell'eventualità di anticipare la prima seduta del nuovo Parlamento, fissata per legge il 15 marzo. Tra le ipotesi sul tavolo, quella di insediare le nuove Camere lunedì 12.

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