Dopo il via libera di Palazzo Madama, l’ok finale della Camera aprirà la strada alla chiusura della legislatura. Elezioni: al voto il 24 febbraio. Tra sabato e domenica il Professore svelerà il suo futuro. Repubblica: "Sarà candidato premier"
Prima si stabilisce un programma, poi si valuta il resto. E' questa la road-map che Mario Monti avrebbe in mente. Ed è questo il percorso che il premier avrebbe illustrato ai suoi più fedeli sostenitori: Montezemolo, Casini, Cesa, Riccardi. Ma mentre da Palazzo Chigi non smettono di sottolineare che "il presidente non ha ancora deciso se e come impegnarsi nella campagna elettorale", i retroscena riportati dai quotidiani in edicola giovedì 20 dicembre (LA RASSEGNA STAMPA) raccontano un’altra verità: Monti sarebbe pronto a scendere in campo. Come candidato premier, secondo Repubblica. Senza candidatura diretta, ma con sostegno pieno al Centro, secondo il Corriere.
Intanto nella giornata di giovedì 20 dicembre il Senato ha dato il via libera alla legge di stabilità, sulla quale il governo ha posto la questione di fiducia. Ora il testo tornerà alla Camera per la terza e definitiva lettura, che aprirà la strada alla chiusura della legislatura.
Una cosa è però certa. La data del voto, almeno quella, dovrebbe essere infatti definita. Il ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri ha indicato il 24 febbraio a Giorgio Napolitano. E il capo dello Stato si è detto d’accordo.
Occhi quindi puntati, da qui a domenica, alle mosse di Mario Monti. Il premier non ha infatti intenzione di rivelare prima della fine della legislatura la sua decisione sul futuro politico. Per questo ha anche rinviato la conferenza stampa di fine anno prevista inizialmente per venerdì 21 dicembre. Secondo fonti di Palazzo Chigi l’incontro con i giornalisti si terrà domenica 23 dicembre e solo dopo aver chiuso la parentesi istituzionale il presidente del Consiglio svelerà i suoi piani.
Di sicuro, fa notare il Corriere della Sera, “l’incontro con Casini e Montezemolo a Palazzo Chigi è stata in fondo la prima riunione politica di un ex premier tecnico. Nessuno si è preoccupato di tenerla riservata”.
Ma Monti sarà candidato? Secondo La Stampa "il Professore nei colloqui con i suoi interlocutori più fidati non ha certo escluso questa ipotesi, ma c'è qualcosa di più: di giorno in giorno la candidatura sta diventando una scelta obbligata". Il motivo è la legge elettorale, il Porcellum, che prevede l'indicazione di un capo della coalizione.
Intanto nella giornata di giovedì 20 dicembre il Senato ha dato il via libera alla legge di stabilità, sulla quale il governo ha posto la questione di fiducia. Ora il testo tornerà alla Camera per la terza e definitiva lettura, che aprirà la strada alla chiusura della legislatura.
Una cosa è però certa. La data del voto, almeno quella, dovrebbe essere infatti definita. Il ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri ha indicato il 24 febbraio a Giorgio Napolitano. E il capo dello Stato si è detto d’accordo.
Occhi quindi puntati, da qui a domenica, alle mosse di Mario Monti. Il premier non ha infatti intenzione di rivelare prima della fine della legislatura la sua decisione sul futuro politico. Per questo ha anche rinviato la conferenza stampa di fine anno prevista inizialmente per venerdì 21 dicembre. Secondo fonti di Palazzo Chigi l’incontro con i giornalisti si terrà domenica 23 dicembre e solo dopo aver chiuso la parentesi istituzionale il presidente del Consiglio svelerà i suoi piani.
Di sicuro, fa notare il Corriere della Sera, “l’incontro con Casini e Montezemolo a Palazzo Chigi è stata in fondo la prima riunione politica di un ex premier tecnico. Nessuno si è preoccupato di tenerla riservata”.
Ma Monti sarà candidato? Secondo La Stampa "il Professore nei colloqui con i suoi interlocutori più fidati non ha certo escluso questa ipotesi, ma c'è qualcosa di più: di giorno in giorno la candidatura sta diventando una scelta obbligata". Il motivo è la legge elettorale, il Porcellum, che prevede l'indicazione di un capo della coalizione.