Scontri a Roma, Cancellieri: "Punirò i poliziotti violenti"
Politica"Colpire gli inermi è intollerabile" dice il ministro dell'Interno a Repubblica. Polemica per un video pubblicato da Repubblica con lacrimogeni che sembrano arrivare dalle finestre di un palazzo ministeriale. Severino avvia un'indagine interna
"I poliziotti responsabili di abusi verranno puniti. E questo per rendere onore e merito agli altri loro colleghi che sono la maggioranza e nei cui confronti è necessario che tutto il Paese nutra il rispetto democratico che meritano". Lo afferma in un'intervista a Repubblica il ministro dell'Interno Anna Maria Cancellieri (LA RASSEGNA STAMPA), dopo aver visionato alcune immagini delle 'manganellate' ad un manifestante da parte di alcuni agenti nell'ambito della manifestazione svoltasi nella capitale il 14 novembre e terminata in guerriglia.
"Identificheremo i violenti" - "Questo poliziotto sarà identificato subito. Faremo le dovute valutazioni e ne trarremo le conseguenze disciplinari" aggiunge il ministro (che all’indomani delle manifestazioni in tutta Italia era intervenuto per esprimere solidarietà alle forze dell'ordine), riferendosi alle immagini di un agente che manganella un giovane già bloccato a terra. "Il monopolio della forza è democratico se la forza è esercitata nel rispetto della legalità" dice ancora Cancellieri a Repubblica. E sull'ipotesi di identificare i poliziotti con il numero di matricola sulla divisa si tratta, secondo il ministro, di una "questione delicata, ma da valutare".
Il video denuncia di Repubblica.it - Intanto, il quotidiano diretto da Ezio Mauro pubblica sul suo sito un altro filmato chesembra mostrare il lancio di lacrimogeni sparati dal ministero della Giustizia sul corteo (IL VIDEO). Mentre i giovani sfilano sotto il ministero, sembrerebbero partire due lacrimogeni sparati sulla folla. Il ministro della Giustizia, Paola Severino, dopo aver visto il video ha immediatamente disposto un'indagine interna esprimendo "inquietudine e preoccupazione". "Dato che i lacrimogeni non devono essere sparati ad altezza d'uomo ma devono seguire una certa parabola, l'ipotesi è che si sia infranto sul muro di via Arenula dando quindi l'impressione di essere stato esploso da un balcone" ha detto poi il questore di Roma, Fulvio Della Rocca.
Interrogatori di garanzia - Oggi, intanto sono in programma nel carcere di Regina Coeli gli interrogatori di garanzia per gli 8 arrestati durante la guerriglia a Roma. Tutti compresi 21 e i 24 anni. Tra i fermati, infine, c'è anche una ragazza che è stata trasferita nella sezione femminile del carcere di Rebibbia. Resistenza aggravata a pubblico ufficiale e lesioni i reati contestati agli indagati che hanno tutti tra i 21 e i 24 anni.
"Identificheremo i violenti" - "Questo poliziotto sarà identificato subito. Faremo le dovute valutazioni e ne trarremo le conseguenze disciplinari" aggiunge il ministro (che all’indomani delle manifestazioni in tutta Italia era intervenuto per esprimere solidarietà alle forze dell'ordine), riferendosi alle immagini di un agente che manganella un giovane già bloccato a terra. "Il monopolio della forza è democratico se la forza è esercitata nel rispetto della legalità" dice ancora Cancellieri a Repubblica. E sull'ipotesi di identificare i poliziotti con il numero di matricola sulla divisa si tratta, secondo il ministro, di una "questione delicata, ma da valutare".
Il video denuncia di Repubblica.it - Intanto, il quotidiano diretto da Ezio Mauro pubblica sul suo sito un altro filmato chesembra mostrare il lancio di lacrimogeni sparati dal ministero della Giustizia sul corteo (IL VIDEO). Mentre i giovani sfilano sotto il ministero, sembrerebbero partire due lacrimogeni sparati sulla folla. Il ministro della Giustizia, Paola Severino, dopo aver visto il video ha immediatamente disposto un'indagine interna esprimendo "inquietudine e preoccupazione". "Dato che i lacrimogeni non devono essere sparati ad altezza d'uomo ma devono seguire una certa parabola, l'ipotesi è che si sia infranto sul muro di via Arenula dando quindi l'impressione di essere stato esploso da un balcone" ha detto poi il questore di Roma, Fulvio Della Rocca.
Interrogatori di garanzia - Oggi, intanto sono in programma nel carcere di Regina Coeli gli interrogatori di garanzia per gli 8 arrestati durante la guerriglia a Roma. Tutti compresi 21 e i 24 anni. Tra i fermati, infine, c'è anche una ragazza che è stata trasferita nella sezione femminile del carcere di Rebibbia. Resistenza aggravata a pubblico ufficiale e lesioni i reati contestati agli indagati che hanno tutti tra i 21 e i 24 anni.