Ilva, il decreto sulla bonifica è legge. L'Asl: +50% tumori
PoliticaL'Azienda sanitaria di Taranto denuncia nel primo semestre 2012 un drastico aumento di ricoveri per cancro. Esplosione in uno dei reparti posti sotto sequestro: ferito un operaio con ustioni di primo grado
L'Aula del Senato ha approvato il decreto legge sull'Ilva di Taranto. Con 247 sì e 20 no (solo la Lega ha votato contro), il decreto è stato convertito in legge. Il provvedimento contiene disposizioni urgenti per il risanamento ambientale e la riqualificazione dell'area interessata dagli stabilimento dell'Ilva.
La Asl: negli ultimi 6 mesi tumori aumentati del 50% - Intanto, sembra farsi sempre più grave la situazione sanitaria del capoluogo pugliese. Nel primo semestre 2012 si registra infatti un drastico aumento di ricoveri per tumore in tutta la Asl tarantina (compresi quindi i quartieri a rischio più vicini all'Ilva), pari a un +50 per cento rispetto al primo semestre dell'anno scorso.
A diffondere i dati sui ricoveri ospedalieri, ancora inediti, è stata l'Asl di Taranto, attraverso la responsabile del controllo sulla spesa farmaceutica Rossella Moscogiuri.
In aumento anche il day ospital - Quest'anno, sempre rispetto alle patologie oncologiche, si registra anche un aumento del 60 per cento di day hospital e del 40 di accessi ambulatoriali. Non solo: a Taranto e in alcuni quartieri in particolare, spiega Moscogiuri, "registriamo un notevole aumento di patologie croniche, e la spesa farmaceutica è più alta rispetto alla media nazionale, con un'alta percentuale di farmaci oncologici ma anche per patologie respiratorie".
La Asl ha avviato un progetto di monitoraggio che mette a confronto la città di Taranto con altre Asl in Abruzzo, Veneto e Toscana equiparabili per popolazione, riscontrando altri dati inquietanti, seppure in corso di validazione: ad esempio a Taranto il 3,3 per cento della popolazione soffre di Bpco, una grave malattia respiratoria cronica, contro l'1,8 per cento di Verona e il 2,3 di Teramo.
Ferito un operaio nel reparto sotto sequestro - Intanto nel tardo pomeriggio di mercoledì 3 ottobre un operaio dell'Ilva, Giuseppe Raho, di 34 anni, ha subito ustioni di primo grado in seguito allo scoppio delle scorie incandescenti di un contenitore denominato 'paiola', all'interno del reparto Grf (Gestione recupero ferro), uno di quelli sottoposti a sequestro dalla magistratura.
La Asl: negli ultimi 6 mesi tumori aumentati del 50% - Intanto, sembra farsi sempre più grave la situazione sanitaria del capoluogo pugliese. Nel primo semestre 2012 si registra infatti un drastico aumento di ricoveri per tumore in tutta la Asl tarantina (compresi quindi i quartieri a rischio più vicini all'Ilva), pari a un +50 per cento rispetto al primo semestre dell'anno scorso.
A diffondere i dati sui ricoveri ospedalieri, ancora inediti, è stata l'Asl di Taranto, attraverso la responsabile del controllo sulla spesa farmaceutica Rossella Moscogiuri.
In aumento anche il day ospital - Quest'anno, sempre rispetto alle patologie oncologiche, si registra anche un aumento del 60 per cento di day hospital e del 40 di accessi ambulatoriali. Non solo: a Taranto e in alcuni quartieri in particolare, spiega Moscogiuri, "registriamo un notevole aumento di patologie croniche, e la spesa farmaceutica è più alta rispetto alla media nazionale, con un'alta percentuale di farmaci oncologici ma anche per patologie respiratorie".
La Asl ha avviato un progetto di monitoraggio che mette a confronto la città di Taranto con altre Asl in Abruzzo, Veneto e Toscana equiparabili per popolazione, riscontrando altri dati inquietanti, seppure in corso di validazione: ad esempio a Taranto il 3,3 per cento della popolazione soffre di Bpco, una grave malattia respiratoria cronica, contro l'1,8 per cento di Verona e il 2,3 di Teramo.
Ferito un operaio nel reparto sotto sequestro - Intanto nel tardo pomeriggio di mercoledì 3 ottobre un operaio dell'Ilva, Giuseppe Raho, di 34 anni, ha subito ustioni di primo grado in seguito allo scoppio delle scorie incandescenti di un contenitore denominato 'paiola', all'interno del reparto Grf (Gestione recupero ferro), uno di quelli sottoposti a sequestro dalla magistratura.