Il ministro della Coesione territoriale: "E' il momento di attuare quello che abbiamo fatto dal 15 novembre. La gente ora deve vedere gli asili che aprono, i bandi che partono. Molti di questi interventi saranno attuati al Sud"
Dopo i tagli, la crescita. E avanti da subito con le misure. Per il ministro della Coesione territoriale Fabrizio Barca "ora il Paese deve ripartire" e in un'intervista al Corriere della Sera sottolinea: "E' il momento di attuare quello che abbiamo fatto dal 15 novembre. La gente ora deve vedere le gru nei cantieri, gli asili che aprono, i bandi che partono".
La missione del governo, insiste Barca, "è quella di realizzare gli interventi. Non si tratta soltanto di scrivere i regolamenti ma di vigilare perché tutta la catena decisionale si attivi: dal centro alla periferia".
Tra i progetti da realizzare "ce n'è uno che impatta direttamente sulla gente e riguarda i servizi essenziali", spiega il ministro della Coesione territoriale, "si tratta, ad esempio, di far partire i lavori di riqualificazione degli edifici scolastici per un miliardo di euro: sono finanziamenti decisi e fondi già trasferiti alle Regioni. Il nostro compito è aiutare a realizzarli e vigilare sull'esecuzione. Stessa cosa per la cura dell'infanzia e l'assistenza agli anziani per 750 milioni o la comunicazione digitale per 200 milioni".
Molti di questi interventi, sottolinea Barca, "finiranno per essere attuati al Sud". Come gli aiuti alle imprese "nelle Regioni con grave caduta occupazionale come la Campania che lamenta un calo del 10%, prorogando la cassa in deroga o dando respiro finanziario alle piccolissime imprese, purche' il loro tessuto sia sano". E sul fronte dell'evasione fiscale precisa: "Gli evasori non sono tutti uguali. E' importante distinguere le due famiglie: chi si comporta bene e chi no".
La missione del governo, insiste Barca, "è quella di realizzare gli interventi. Non si tratta soltanto di scrivere i regolamenti ma di vigilare perché tutta la catena decisionale si attivi: dal centro alla periferia".
Tra i progetti da realizzare "ce n'è uno che impatta direttamente sulla gente e riguarda i servizi essenziali", spiega il ministro della Coesione territoriale, "si tratta, ad esempio, di far partire i lavori di riqualificazione degli edifici scolastici per un miliardo di euro: sono finanziamenti decisi e fondi già trasferiti alle Regioni. Il nostro compito è aiutare a realizzarli e vigilare sull'esecuzione. Stessa cosa per la cura dell'infanzia e l'assistenza agli anziani per 750 milioni o la comunicazione digitale per 200 milioni".
Molti di questi interventi, sottolinea Barca, "finiranno per essere attuati al Sud". Come gli aiuti alle imprese "nelle Regioni con grave caduta occupazionale come la Campania che lamenta un calo del 10%, prorogando la cassa in deroga o dando respiro finanziario alle piccolissime imprese, purche' il loro tessuto sia sano". E sul fronte dell'evasione fiscale precisa: "Gli evasori non sono tutti uguali. E' importante distinguere le due famiglie: chi si comporta bene e chi no".