Il segretario del Pd commenta la proposta lanciata da Berlusconi e Alfano. E a chi gli chiede se l'ex premier non stia pensando di candidarsi al Colle, risponde: "Mai pensato che se ne andasse al mare". Maroni: "Indispensabile anche il Senato federale"
"Non ho mai pensato che Berlusconi andasse al mare". Il leader del Pd Pierluigi Bersani risponde così a una giornalista che gli chiede se Silvio Berlusconi non stia realmente valutando l'ipotesi di candidarsi al Colle. Venerdì 25 maggio, infatti, come già annunciato prima delle amministrative, l'ex premier nel corso di una conferenza stampa con Angelino Alfano, ha proposto una riforma in senso presidenziale della nostra Repubblica. L'idea è dunque quella di eleggere direttamente il presidente della Repubblica sul modello francese, con il doppio turno.
"Non posso non vedere insostenibili leggerezze di proposte" contraddistinte da protagonismi e personalismi e sganciate dai reali problemi del Paese" ha aggiunto il leader del Pd.
Proposte di insostenibile leggerezza - "Noi abbiamo un'altra idea sul modello costituzionale - ha poi precisato Bersani - ma francamente non vediamo le condizioni, né politiche né di tempi, per affrontare credibilmente nei prossimi mesi, da qui alla fine della legislatura, un tema di questo genere". La questione, precisa il segretario, "non è un tabù, né una bestemmia", purché, puntualizza, "non sia un pretesto per non fare niente di niente, compresa la riforma elettorale".
Maroni: indispensabile anche il Senato Federale - Immediata anche la reazione di Roberto Maroni, che dalla sua pagina Facebook fa sapere che la Lega "è sempre stata pronta a discutere di riforme, ma ogni caso per noi è indispensabile che assieme al resto ci siano anche: IL SENATO FEDERALE e IL DIMEZZAMENTO DEL NUMERO DEI PARLAMENTARI. Purtroppo nessuna delle due è nei progetti sin qui presentati, quindi (per quanto ci riguarda) riteniamo ormai scaduto in questa legislatura il tempo per la "Grande Riforma Costituzionale." Puntiamo sulla riduzione del numero dei parlamentari, sarebbe già una ottima cosa".
"Non posso non vedere insostenibili leggerezze di proposte" contraddistinte da protagonismi e personalismi e sganciate dai reali problemi del Paese" ha aggiunto il leader del Pd.
Proposte di insostenibile leggerezza - "Noi abbiamo un'altra idea sul modello costituzionale - ha poi precisato Bersani - ma francamente non vediamo le condizioni, né politiche né di tempi, per affrontare credibilmente nei prossimi mesi, da qui alla fine della legislatura, un tema di questo genere". La questione, precisa il segretario, "non è un tabù, né una bestemmia", purché, puntualizza, "non sia un pretesto per non fare niente di niente, compresa la riforma elettorale".
Maroni: indispensabile anche il Senato Federale - Immediata anche la reazione di Roberto Maroni, che dalla sua pagina Facebook fa sapere che la Lega "è sempre stata pronta a discutere di riforme, ma ogni caso per noi è indispensabile che assieme al resto ci siano anche: IL SENATO FEDERALE e IL DIMEZZAMENTO DEL NUMERO DEI PARLAMENTARI. Purtroppo nessuna delle due è nei progetti sin qui presentati, quindi (per quanto ci riguarda) riteniamo ormai scaduto in questa legislatura il tempo per la "Grande Riforma Costituzionale." Puntiamo sulla riduzione del numero dei parlamentari, sarebbe già una ottima cosa".