Renzo Bossi: "Mi dimetto da consigliere regionale"

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Renzo Bossi

Il figlio del Senatùr annuncia l'intenzione di fare un passo indietro: "In questo momento di difficoltà do l'esempio". Umberto Bossi: "Ha fatto bene". Formigoni e i militanti leghisti: "Giusto così". Salvini e Calderoli: "Toccherebbe anche a Rosi Mauro"

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Renzo Bossi, coinvolto (non penalmente) nello scandalo che ha colpito il Carroccio, fa un passo indietro e annuncia le dimissioni da consigliere regionale della Lega Nord. 
"In questo momento di difficoltà del mio movimento, senza che  nessuno me l'abbia chiesto, do il buono esempio - spiega - faccio un passo  indietro e mi dimetto da consigliere regionale. Sono fiducioso che la  magistratura saprà dare tutte le risposte alle domande che oggi ci si pone. Sono assolutamente sereno, so cosa ho fatto e cosa soprattutto  non ho fatto".

Umberto Bossi e Calderoli: "Ha fatto bene"
- "Ha fatto bene a dimettersi. Erano due mesi che mi diceva che era stufo di stare in regione", è stato il commento di suo padre Umberto, uscendo di casa a Gemonio. E a chi gli chiedeva una risposta alle richieste di espulsioni per chi risultasse coinvolto nello scandalo ha risposto "Espulsioni? Poi vediamo".



E commenti positivi arrivano anche da Roberto Calderoli (citato in alcune intercettazioni): "Come il padre ha fatto un gesto importante, anche Renzo si è reso conto che per il bene della Lega questa era una cosa opportuna e necessaria". Quanto alle possibili dimissioni di Rosi Mauro, anche lei convolta nelle intercettazioni, Calderoli dice: "Lasciamo a tutti il tempo per riflettere. Certo sarebbe un gesto positivo dimettersi da vice presidente del Senato".

Il capogruppo leghista in Lombardia: "Forse qualcosa di vero c'è" - "Ha chiesto di vedermi domani mattina (martedì 10 aprile, ndr) al gruppo e mi dirà cosa intende fare" dice Stefano Galli, il capogruppo della Lega Nord al Consiglio regionale della Lombardia riguardo alla scelta di Renzo Bossi. Alla domanda se ritiene che le dimissioni siano una buona decisione "è soggettivo - ha risposto - Ma forse significa che qualcosa di vero c'è".

Salvini e Formigoni: bene le dimissioni - Tra i primi commenti alla notizia quello di Matteo Salvini, eurodeputato vicino a Roberto Maroni, che su Facebook scrive, forse con qualche ironia, "Un vero peccato...", prima di aggiungere a SkyTG24: "Penso che Rosy Mauro debba fare lo stesso" (l'intervista).
Sempre dal web arriva immediato il commento di Roberto Formigoni, che su Twitter scrive: "Leggo l'annuncio delle dimissioni di Renzo Bossi dal Consiglio regionale della Lombardia. Bene così". Opinione ribadita anche ai microfoni di SkyTG24(video): "Mi sembra un gesto importante, un'assunzione di responsabilità".

Da Brescia: "Giusto ed opportuno"
- Anche per Fabio Rolfi, il segretario provinciale della Lega di Brescia, dove il 'trota' è stato eletto,la decisione  è "giusta, opportuna, forse anche inevitabile". Rolfi aveva già chiesto un passo indietro di Bossi jr., ma adesso aggiunge che "è doveroso che la colpa di quanto è successo non ricada solo sulle spalle di un ragazzo di vent'anni". Non fa il nome dell'assessore Monica Rizzi, che ha seguito la campagna elettorale di Renzo, né di Rosy Mauro di cui diversi leghisti ora su internet invocano le dimissioni, né di altri esponenti del cosiddetto cerchio magico. "Non spetta a me - dice - ma dalle carte sembrerebbe che ci siano responsabilità più gravi delle sue". "Un'opera di pulizia - conclude il segretario che domani sarà al raduno di Bergamo - va fatta approfonditamente e rapidamente. Il movimento deve tornare a occuparsi di politica. La pagina va girata alla svelta".

Boni: "La mia situazione è diversa" - "Sono già stato di fronte alla segreteria politica della Lega, a Bossi, Maroni e Calderoli: lì ho dato le mie dimissioni, che sono state rifiutate, mentre in Aula, ho avuto la fiducia della maggioranza", dice invece il leghista Davide Boni, presidente del consiglio regionale lombardo, interpellato telefonicamente, che ha rispedito al mittente la richiesta di dimissioni avanzata dal Pd dopo il passo indietro di Renzo Bossi. "La mia è una situazione diversa", ha aggiunto Boni, indagato per corruzione e finanziamento illecito, sostenendo di avere "la fiducia della segreteria politica federale e del Consiglio Regionale".

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