Polillo: “Soluzione per gli esodati”. Il Ministero smentisce

Politica
Il sottosegretario Polillo insieme al premier Monti

Tensione nel governo dopo l’annuncio del sottosegretario all’Economia sul problema di chi non ha più un lavoro né la pensione a causa dell’aumento dell’età di ritiro. L’Idv: “Superficiali”. La Cgil: “Improvvisazioni irresponsabili”. E Fornero si dissocia

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Il sottosegretario all'Economia, Gianfranco Polillo, apre uno spiraglio sugli esodati, quell'esercito, dal numero ancora incerto, di persone che non ha più un lavoro e non ha ancora la pensione in seguito all'aumento dell'età di ritiro deciso dalla riforma Fornero. Polillo lancia la sua idea durante la trasmissione In Onda su La7. Ma, passano poche ore, e lo stesso viene subito smentito da fonti del Ministero del Lavoro. Facendo crescere, inevitabilmente, la tensione nel governo.

“Esodati potranno chiedere annullamento accordo” - "Gli esodati - osserva il sottosegretario Polillo - hanno firmato un accordo con le aziende; se cambiano le condizioni che hanno legittimato quell'accordo, secondo i principi generali dell'ordinamento giuridico, possono chiedere che quell'accordo sia nullo".
Si profila insomma la possibilità, per decine di migliaia di persone, di ricorrere al giudice per riottenere il posto di lavoro. Polillo appare infatti convinto che questo sia possibile e assicura che "il ministro dell'Economia non si opporrà a una norma di questo genere (al ritorno al lavoro, ndr)", aggiungendo che "in Parlamento ci sono orecchie sensibilissime su questo".

“Non lasceremo per strada chi non ha colpe” - Insomma, come ha già sottolineato il ministro del Lavoro Elsa Fornero, che nei giorni scorsi ha promesso "una soluzione equa", il problema "non potrà essere ignorato", anche se, aggiunge Polillo, "l'erba voglio non cresce neanche nel giardino del re". In ogni caso, ricorda, "questo Governo ha fatto dell'equità uno dei cardini della sua azione politica e non lasceremo per strada delle persone che non hanno nessuna colpa rispetto agli accordi che hanno sottoscritto con le aziende. Questo Governo né quelli futuri potranno ignorare la loro situazione".

Lo stop dal Ministero del Lavoro - L'appello di Polillo non viene però raccolto dal ministro del Lavoro, Elsa Fornero. Fonti del suo dicastero infatti commentano così l'uscita del sottosegretario: se ha un buona ricetta per risolvere il problema degli esodati se ne faccia carico personalmente.

Ancora incerto il numero degli esodati - Il governo, insomma, conferma di avere ben presente il problema, mentre si attende ancora di sapere quante siano le persone coinvolte: l'Inps, incalzato dal segretario della Cgil Susanna Camusso, ha detto di non essere in grado di stabilire il numero. Ma martedì prossimo il presidente dell'Istituto, Antonio Mastrapasqua, sarà di nuovo ascoltato in audizione dalla Commissione Lavoro del Senato e lì l'argomento potrebbe essere di nuovo affrontato.

La Cgil: “Improvvisazioni irresponsabili” - La soluzione al problema dei lavoratori esodati va trovata "per tutti gli interessati senza nuove lotterie e senza improvvisazioni irresponsabili come quella del sottosegretario Polillo". E' quanto afferma Vera Lamonica, segretario confederale Cgil, in una nota, chiedendo se il sottosegretario parli o no "a nome del governo". "Se è così - ha aggiunto commentando le sue affermazioni sull'argomento - siamo ansiosi di vedere tutte le aziende che hanno licenziato di riprendersi i lavoratori esodati, anche quelle aziende che non esistono più, o che non hanno più i servizi nei quali quei lavoratori erano impiegati, o che hanno riorganizzato funzioni e produzione. In un tempo in cui purtroppo il tema è diventato la libertà di licenziare si scopre che qualcuno nel governo pensa che si possano annullare accordi tra le parti, magari sottoscritti dallo stesso governo".

L’Idv: quanta superficialità… - "E' pazzesco come il sottosegretario all'Economia, Polillo, riesca ad essere così superficiale su un tema tanto delicato come quello degli esodati, dicendo che essi possono annullare gli accordi presi con le aziende". Lo afferma in una nota il responsabile lavoro e welfare dell'Idv, Maurizio Zipponi, che aggiunge: "Vorremo ricordare a Polillo che gli accordi di cui parla si chiamano: Irisbus, Termini Imerese. Aziende che non ci sono più. In  altri casi, gli accordi sono fondamentali per non far saltare per aria le imprese".
“Non sappiamo quale film abbia visto il sottosegretario, ma - continua Zipponi - le conseguenze di una prospettiva simile sarebbero disastrose, poiché si lascerebbero per strada gli esodati o, nel caso di accordi per aziende in ristrutturazione, si farebbero saltare le aziende stesse, aggiungendo altre migliaia di lavoratori a quanti già stanno perdendo il posto. Sarà meglio che questo governo di professori studi un po' e si documenti prima di parlare sul destino delle persone".

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