Il Pdl “scende in campo” online con un nuovo sito web

Politica
Uno screenshot della nuova home page di www.pdl.it
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Presentato il restyling del portale del Popolo della Libertà. Un spazio, spiegano gli ideatori, all’insegna “dell’ascolto, della comunità e della riconquista”. L'ex partito di governo punta sugli account social e la “galassia” di voci presenti online

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di Nicola Bruno

Dalla “discesa in campo” in politica a quella sul web. Il Popolo della Libertà (Pdl) sceglie la data simbolica del 26 Gennaio per inaugurare una nuova fase nella propria comunicazione online. Diciotto anni esatti dopo lo storico discorso che coincise con l'ingresso di Forza Italia nell'agone politico (26 gennaio 1994), il partito di Silvio Berlusconi lancia una nuova versione del sito web www.pdl.it in cui le parole d’ordine - spiega Antonio Palmieri, responsabile web del Pdl - sono “ascolto”, “comunità”, “riconquista”. Insomma, almeno nelle intenzioni, si tratta di un vero e proprio salto nel mondo 2.0 per un partito accusato da una parte dei suoi stessi sostenitori di essere ancora troppo chiuso e poco innovativo in rete.

Le novità - Già a cominciare dall’home page il nuovo portale si presenta più pulito e facile da utilizzare. La copertina in apertura rilancia le notizie più importanti della giornata. C’è subito Silvio Berlusconi con un audio-messaggio, certo, ma nello spazio sottostante viene data visibilità anche a tutte le altre personalità di punta del partito. Il resto dell’home page prosegue con una struttura a griglia, in cui viene dato risalto a tutti gli strumenti sociali che il Pdl ha aperto di recente: dall’account Twitter a quello YouTube, passando per la pagina Facebook di Silvio Berlusconi e il blog del segretario Angelino Alfano.

Non scompare “Spazio Azzurro”, la tradizionale bacheca in formato Sms che in passato ha dato spazio a molte discussioni accese sulla linea del partito. Questo rimane lo spazio più aperto del portale, anche se continuerà a essere moderato, per evitare che vengano pubblicati in automatico insulti.
Del tutto nuova, invece, è la nuova sezione “Approfondimenti” che rimanda a un account Slideshare (noto servizio per la condivisione di presentazioni) dove sono presenti documenti in formato visivo.
Rappresentano una novità anche le nuove pagine con tutti i rappresentati eletti tra le fila del Pdl (Camera, Senato e Parlamento Europeo) con indicazione del sito web personale, dell’account Twitter e di quello su Facebook. Basta dare un’occhiata veloce per rendersi conto che se ormai quasi tutti i deputati hanno una presenza 1.0 (sito web), sul fronte 2.0 è Facebook a farla da padrone, mentre Twitter è ancora usato da una minoranza.

Apertura alla “galassia PdL” - Nel realizzare la nuova versione molta enfasi è stata posta sull’apertura del partito al resto del web. “Abbiamo voluto dare una struttura a ‘portale’ - spiega Palmieri a Sky.it - proprio nel senso di porta di accesso a tutte le risorse gravitanti intorno al PdL”. E’ per questo che viene data molta visibilità non solo ad altri domini del partito (come, ad esempio, il social network ForzaSilvio.it o il sito GovernoBerlusconi.it), ma anche a quella “Galassia Pdl” che negli ultimi anni è cresciuta sempre più online (dalla Fondazione Magna Carta a Italia Protagonista fino a “A passo di donna”, il blog di tre deputate Pdl). Mancano invece del tutto i link all’area più “critica” nei confronti del partito come Dawblog e Right Nation: “Il nostro resta un portale istituzionale, in cui dare spazio alle voci ufficiali e più collaudate nel tempo - continua Palmieri - Si tratta di una sorta di riconoscimento di un lavoro che va avanti da anni. Ad ogni modo saremo ben felici di prendere in considerazione proposte e spunti che arriveranno da iniziative indipendenti”. Per questo motivo è stato lanciato anche un nuovo spazio “Volontari Digitali” in cui si invita chiunque abbia un blog o un gruppo Facebook ad aderire per “difendere e diffondere online la causa del Popolo della Libertà”.

Sempre in ottica di partecipazione dal basso, c’è poi la nuova sezione “Politica insieme”: uno spazio per i sondaggi (quello attualmente presente riguarda la legge elettorale) il cui scopo è “definire meglio la nostra azione e le successive iniziative politiche e di comunicazione”. Manca del tutto una pagina “Contatti” in cui trovare gli indirizzi email o telefonici. Anche qui si tratta di una scelta precisa: “Preferiamo concentrare la comunicazione sugli altri canali già aperti, come Facebook, Twitter o gli indirizzi email delle singole iniziative”, prosegue Palmieri. Che già promette di lanciare - subito dopo la prima fase di rodaggio del sito - iniziative ancora più 2.0, come le domande&risposte su Twitter con i deputati del Pdl. Così come da tempo fa Barack Obama (e non solo) negli Stati Uniti.

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