Farmacie, notai, taxi: liberalizzazioni entro il 20 gennaio

Politica
Antonio Catricalà insieme col premier Monti e il ministro del Lavoro Fornero

Lo ha annunciato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Catricalà: le riforme saranno in tutti i settori. Dovrebbero slittare gli interventi sull'energia. "Prima del decreto - spiega il membro dell'esecutivo - si dovranno consultare i partiti"

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Il governo è pronto a spingere l'acceleratore sulle liberalizzazioni, priorità del piano per la crescita, e varerà un decreto legge entro il 20 gennaio.
Saranno coinvolti tutti i settori: dai trasporti alle banche, dalle assicurazioni alle farmacie.
Ad annunciarlo è stato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Antonio Catricalà, intervenendo a 'Porta a porta'.
Catricalà ha spiegato che l'esecutivo ha deciso di procedere per decreto "perché una proposta di legge avrebbe un periodo troppo lungo di gestazione in Parlamento", ma ha sottolineato che "prima di procedere" si dovranno "consultare i partiti".

Notai, farmacie e  ferrovie - Secondo quanto si apprende, un giro di tavolo sul primo pacchetto di interventi potrebbe esserci già nel Consiglio dei ministri che dovrebbe tenersi alla fine della settimana, probabilmente venerdì 13 gennaio.
Catricalà ha anticipato alcuni dettagli del piano che l'esecutivo sta preparando spiegando che è previsto un aumento del numero delle farmacie, "un aumento particolarmente rilevante della pianta organica anche dei notai", e che i benzinai possano vendere assieme alla benzina anche altri prodotti.
Riguardo alle ferrovie, ha detto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, "bisogna intervenire sulle storture che danneggiano" le stesse FS. Si procederà quindi a tutto campo e non è escluso, come ha lasciato capire anche il premier, Mario Monti, un possibile intervento sulla Rai.

Slitta il capitolo energia - Dovrebbe essere rinviato invece a un secondo momento l'intervento sul capitolo energia nel complesso che dovrebbe essere più strutturale. La separazione Eni-Snam, ha detto Catricalà, "non è una delle priorità, vedremo se sarà necessaria, ma sul gas esistono tanti altri rimedi che consentono agli energivori di pagare di meno".

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