Il deputato Pdl, ex braccio destro del ministro dell'Economia, torna sull'assenza di quest'ultimo durante la votazione che ha respinto la richiesta di arresto della Procura: "Probabilmente è meglio per l’Italia che fosse in missione all’estero". VIDEO
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Milanese, i reati contestati. LA SCHEDA
(in fondo all'articolo tutti i video sull'inchiesta sulla cosiddetta P4)
"Dire che io fossi il deus ex machina delle nomine al ministero dell’Economia è una cosa talmente enorme da recare offesa a chi veramente è molto più importante di me. Avevo solo un ruolo di raccordo politico".
Così il deputato Pdl Marco Milanese si difende dalle accuse mossegli dalla Procura di Napoli per associazione per delinquere, corruzione e rivelazione di segreto d'ufficio.
"Per quanto riguarda la Guardia di Finanza - dice a SkyTG24 l'ex braccio destro di Tremonti, al cui arresto la Camera si è dichiarata contraria - che io abbia potuto influenzare trasferimenti o nomine o promozioni bisognerebbe forse domandare all’attuale comandante della Guardia di finanza che è per la prima volta un finanziere e che all’epoca della testimonianza del generale D’Arrigo era il comandante in seconda".
Quanto all'assenza di Tremonti stesso alla votazione (assenza che ha provocato un'infinità di polemiche), Milanese dice che "da un punto di vista personale so che il ministro Tremonti era impegnato al Fondo monetario internazionale, così come Frattini è impegnato all’Onu: sono due ministri che stanno rappresentando all’estero. Probabilmente è meglio per l’Italia che i ministri siano in missione all’estero".
Milanese, i reati contestati. LA SCHEDA
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"Dire che io fossi il deus ex machina delle nomine al ministero dell’Economia è una cosa talmente enorme da recare offesa a chi veramente è molto più importante di me. Avevo solo un ruolo di raccordo politico".
Così il deputato Pdl Marco Milanese si difende dalle accuse mossegli dalla Procura di Napoli per associazione per delinquere, corruzione e rivelazione di segreto d'ufficio.
"Per quanto riguarda la Guardia di Finanza - dice a SkyTG24 l'ex braccio destro di Tremonti, al cui arresto la Camera si è dichiarata contraria - che io abbia potuto influenzare trasferimenti o nomine o promozioni bisognerebbe forse domandare all’attuale comandante della Guardia di finanza che è per la prima volta un finanziere e che all’epoca della testimonianza del generale D’Arrigo era il comandante in seconda".
Quanto all'assenza di Tremonti stesso alla votazione (assenza che ha provocato un'infinità di polemiche), Milanese dice che "da un punto di vista personale so che il ministro Tremonti era impegnato al Fondo monetario internazionale, così come Frattini è impegnato all’Onu: sono due ministri che stanno rappresentando all’estero. Probabilmente è meglio per l’Italia che i ministri siano in missione all’estero".