Berlusconi: pm "eversivi”. L’opposizione: premier delirante

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Esplode la polemica dopo l’ennesimo attacco del presidente del Consiglio ai giudici. Anm: “Sdegno e sconcerto”. Bersani: “Ignobile stupidario quotidiano”. Bocchino: “Il vero eversore è lui”. E Di Pietro chiede un intervento del Colle

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"Eversivo", "delirante", "insultante", "farneticante". L'opposizione va all'attacco di Silvio Berlusconi. E contrappone ai toni duri usati dal premier nel corso di una convention organizzata dal ministro Brambilla (qui il video), accuse altrettanto pesanti. "Intervenga il presidente della Repubblica, prima che si passi dalla farsa berlusconiana alla tragedia mussoliniana", chiede il leader dell’Italia dei valori Antonio Di Pietro.

Il capo dello Stato segue con attenzione l'evolversi dello scontro politico ma non interviene, al momento tace. Non entra certo nel merito dello scontro politico quotidiano. Ma esprime le sue posizioni - si ricorda in ambienti del Quirinale - quando è chiamato ad esercitare le sue prerogative istituzionali. Del resto, spiegano fonti parlamentari dell'opposizione, non è neanche necessario che parli: ancora di recente, e in più occasioni nelle ultime due settimane, Napolitano ha lanciato moniti chiari alla politica e al governo sulla necessità di assicurare la governabilità, le riforme condivise, di abbassare i toni dello scontro. E le dichiarazioni del premier, sottolineano ancora le medesime fonti, non possono non aver messo in grande preoccupazione il presidente della Repubblica. Secondo alcune indiscrezioni riportate dal Corriere della Sera domenica 17 aprile, il capo dello Stato starebbe comunque preparando un intervento sul nuovo attacco del premier ai giudici.

Nei mesi scorsi Napolitano aveva indicato nella Costituzione il faro cui guardare e detto no a "tentazioni di conflitti istituzionali e di strappi mediatici". E appena qualche giorno fa indicava "l'unità nazionale e la coesione sociale e istituzionale" come "condizioni per il successo concreto delle riforme necessarie nel nostro Paese". Ma le parole di Berlusconi, osservano in tanti, non vanno certo in questa direzione. Anzi.

L'opposizione perciò reagisce compatta. E protesta sonoramente contro le ennesime uscite del premier contro la magistratura, la sinistra e anche la scuola pubblica. Un ex alleato come Italo Bocchino (Fli), descrive il premier già in campagna elettorale: "La lettura dei sondaggi sulle amministrative di Milano sta facendo saltare i nervi a Berlusconi e gli sta facendo prendere una deriva pericolosa per la tenuta del sistema politico e delle istituzioni. Il vero eversore è Berlusconi", aggiunge il vicepresidente di Fli.

Dall'Udc il segretario Lorenzo Cesa, dice caustico che "il premier ha perso completamente il controllo". Mentre il Pd esprime parole molto dure con la capogruppo al Senato Anna Finocchiaro, che definisce il Cavaliere "eversivo": "Berlusconi - sottolinea - continua con il suo delirio irresponsabile".

Il segretario Pier Luigi Bersani, preferisce non replicare direttamente e guarda oltre "l'ignobile stupidario quotidiano" propinato da Berlusconi. "Sconfiggere il populismo della destra al governo è un'esigenza nazionale", perché "non può produrre riforme, ma solo disgregazione" e far "rotolare verso il basso" il nostro Paese, rileva. Perciò, invita a non pensare che il problema si risolva "in un'ora X" con la cacciata del presidente del Consiglio e rilancia una "riforma repubblicana, della democrazia rappresentativa".

Lapidario invece il commento del presidente dell’Associazione nazionale dei magistrati Luca Palamara: "Non esistono parole e aggettivi nuovi per esprimere lo sconcerto e lo sdegno di fronte a queste affermazioni".

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