Partirà dalla Camera l'iter di approvazione del decreto salva liste. Ma l'opposizione promette, su questo e su tutti gli altri provvedimenti del governo, uno sbarramento di fuoco. E secondo Penati le elezioni Lombarde sono a rischio annullamento
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Partirà dalla Camera dei deputati l'iter di approvazione del cosidetto decreto salva-liste, il provvedimento messo in campo dal governo per salvare la candidatura di Roberto Formigoni e permettere al Pdl del Lazio la corsa elettorale nonostante il ritardo nella presentazione delle firme. Non sarà, però, un iter tranquillo. Il decreto è stato considerato dall'opposizione come uno strappo insanabile nei rapporti istituzionali e il Pd annuncia uno sbarramento di fuoco su tutte le proposte del governo.
"Da domani faremo ostruzionismo totale alla Camera e al Senato e faremo in modo che non passi più niente, compreso il decreto fatto dal governo per le regionali" conferma Enrico Letta, a margine di un incontro con il candidato democratico alla guida della Lombardia Filippo Penati. "Il governo - continua l'esponente del Pd - non rispetta le regole minime di fair play nei confronti dell'opposizione. Dopo aver violentato le regole, Berlusconi ricopre di insulti l'opposizione".
Filippo Penati sottolinea invece il rischio concreto che queste elezioni regionali siano inutili. "Si è scelta la strada di un decreto - ha osservato il candidato del Pd - che, se sarà dichiarato incostituzionale, come io credo e come temono fortemente in molti, potrà costringere a dover rifare le elezioni". Berlusconi Formigoni e Bossi - ha aggiunto - ci hanno messo in questa condizione, una condizione di incertezza" e, per questo, hanno una "gravissima responsabilità". Penati non ha ancora sciolto la riserva sulle intenzioni, in merito a un eventuale ricorso, del suo partito. "Non abbiamo ancora deciso", ha spiegato.
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"Da domani faremo ostruzionismo totale alla Camera e al Senato e faremo in modo che non passi più niente, compreso il decreto fatto dal governo per le regionali" conferma Enrico Letta, a margine di un incontro con il candidato democratico alla guida della Lombardia Filippo Penati. "Il governo - continua l'esponente del Pd - non rispetta le regole minime di fair play nei confronti dell'opposizione. Dopo aver violentato le regole, Berlusconi ricopre di insulti l'opposizione".
Filippo Penati sottolinea invece il rischio concreto che queste elezioni regionali siano inutili. "Si è scelta la strada di un decreto - ha osservato il candidato del Pd - che, se sarà dichiarato incostituzionale, come io credo e come temono fortemente in molti, potrà costringere a dover rifare le elezioni". Berlusconi Formigoni e Bossi - ha aggiunto - ci hanno messo in questa condizione, una condizione di incertezza" e, per questo, hanno una "gravissima responsabilità". Penati non ha ancora sciolto la riserva sulle intenzioni, in merito a un eventuale ricorso, del suo partito. "Non abbiamo ancora deciso", ha spiegato.
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