Idv, militanti scatenati sul web: "perché De Luca?"
PoliticaSu Facebook e sui blog molti simpatizzanti contestano la scelta dell’Italia dei valori di sostenere Vincenzo De Luca, indagato e candidato del Pd alla presidenza della Campania: "se date la deroga a lui dovete darla anche a Berlusconi"
di Filippo Maria Battaglia
Rabbia, delusione, sconcerto. Sono passate poche ore dall’acclamazione con cui i delegati dell’Italia dei valori hanno deciso di appoggiare il candidato del Pd Vincenzo De Luca alla presidenza della regione Campania.
Una scelta vincolata a una condizione: se verrà eletto, e se sarà poi condannato per uno dei reati per cui è attualmente indagato, De Luca dovrà dimettersi.
Al congresso dell’Idv la mozione è passata con larghissima maggioranza: una netta marcia indietro, dunque, rispetto a quanto avevano esternato i dirigenti del partito, Di Pietro in testa, fino a pochi giorni fa.
Il cambio di rotta non è passato inosservato a militanti e i simpatizzanti dell'Idv, che hanno deciso di manifestare la loro rabbia sul web.
Per farsene un’idea basta dare un’occhiata ai commenti che si leggono proprio sul blog del presidente dell’Italia dei valori. “Ho votato IDV ed ora mi trovo un Di Pietro che sino ad ieri ha urlato ai 4 venti no alle candidature di inquisiti o sottoposti ad indagine della magistratura ed ora sostiene uno sottoposto ad indagini come De Luca” scrive Guido, incalzato da Roberto, che sbotta: “hai fatto il più grosso sbaglio di tutta la tua breve carriera politica, candidando De Luca”. “Se De Luca corre per la poltrona di governatore con due processi in corso, perché non deve poter governare o candidarsi chi è nella sua stessa situazione?” si chiede in modo retorico Marianna.
La delusione dei simpatizzanti non si ferma però solo ai punti di domanda. Così, se su Facebook c’è chi lo incoraggia con un “Forza Tonino!”, qualcun altro fa notare che “se dai la deroga per i processi di De Luca poi devi dar la deroga anche ai processi di Berlusconi!”. La musica non cambia neppure tra i sostenitori di Luigi De Magistris, il compagno-rivale di partito che, sebbene abbia sostenuto la mozione dell’ex pm, ha già fatto sapere che lui non ci pensa proprio a votare il candidato del Pd in Campania. Tra i suoi sostenitori su Facebook, l'amarezza è perlopiù motivata dai metodi del congresso. Daniele, ad esempio è convinto che somigliava molto a quelli del Pdl, “e si dice deluso sia per il metodo che per i contenuti”.
Si respira la stessa aria sul blog del quotidiano Il fatto diretto da Antonio Padellaro, che domenica scorsa ha affidato a Marco Travaglio un editoriale critico sulla decisione dell'Idv di appoggiare De Luca.
“Se abbiamo iniziato ad accettare compromessi adesso per una regione – si chiede Benjamin - domani, magari per l'Italia, cosa saremmo disposti ad ingoiare?”.
Rabbia, delusione, sconcerto. Sono passate poche ore dall’acclamazione con cui i delegati dell’Italia dei valori hanno deciso di appoggiare il candidato del Pd Vincenzo De Luca alla presidenza della regione Campania.
Una scelta vincolata a una condizione: se verrà eletto, e se sarà poi condannato per uno dei reati per cui è attualmente indagato, De Luca dovrà dimettersi.
Al congresso dell’Idv la mozione è passata con larghissima maggioranza: una netta marcia indietro, dunque, rispetto a quanto avevano esternato i dirigenti del partito, Di Pietro in testa, fino a pochi giorni fa.
Il cambio di rotta non è passato inosservato a militanti e i simpatizzanti dell'Idv, che hanno deciso di manifestare la loro rabbia sul web.
Per farsene un’idea basta dare un’occhiata ai commenti che si leggono proprio sul blog del presidente dell’Italia dei valori. “Ho votato IDV ed ora mi trovo un Di Pietro che sino ad ieri ha urlato ai 4 venti no alle candidature di inquisiti o sottoposti ad indagine della magistratura ed ora sostiene uno sottoposto ad indagini come De Luca” scrive Guido, incalzato da Roberto, che sbotta: “hai fatto il più grosso sbaglio di tutta la tua breve carriera politica, candidando De Luca”. “Se De Luca corre per la poltrona di governatore con due processi in corso, perché non deve poter governare o candidarsi chi è nella sua stessa situazione?” si chiede in modo retorico Marianna.
La delusione dei simpatizzanti non si ferma però solo ai punti di domanda. Così, se su Facebook c’è chi lo incoraggia con un “Forza Tonino!”, qualcun altro fa notare che “se dai la deroga per i processi di De Luca poi devi dar la deroga anche ai processi di Berlusconi!”. La musica non cambia neppure tra i sostenitori di Luigi De Magistris, il compagno-rivale di partito che, sebbene abbia sostenuto la mozione dell’ex pm, ha già fatto sapere che lui non ci pensa proprio a votare il candidato del Pd in Campania. Tra i suoi sostenitori su Facebook, l'amarezza è perlopiù motivata dai metodi del congresso. Daniele, ad esempio è convinto che somigliava molto a quelli del Pdl, “e si dice deluso sia per il metodo che per i contenuti”.
Si respira la stessa aria sul blog del quotidiano Il fatto diretto da Antonio Padellaro, che domenica scorsa ha affidato a Marco Travaglio un editoriale critico sulla decisione dell'Idv di appoggiare De Luca.
“Se abbiamo iniziato ad accettare compromessi adesso per una regione – si chiede Benjamin - domani, magari per l'Italia, cosa saremmo disposti ad ingoiare?”.