Intanto è polemica sugli immigrati. Berlusconi: meno extracomunitari in italia meno criminalità. Bersani: Un governo non può accendere un fuoco ma guidare il Paese a una maturazione civile
Una "riduzione degli extracomunitari in Italia significa meno forze che vanno a ingrossare le schiere dei criminali". Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi al termine del Consiglio dei ministri tenutosi a Reggio Calabria che ha dato il via libera al piano straordinario contro la mafia. Piano che tra l'altro prevede l'istituzione di un codice antimafia, un testo unico che razionalizza tutte le leggi approvate in materia; la creazione di una mappa nazionale delle organizzazioni criminali; un sistema di informazione sulle cosche con desk interforze.
"Nel corso della conferenza stampa seguita al Cdm il premier, tra l'altro, rivendica il pugno di ferro contro l'immigrazione clandestina, che ha dato risultati "molto positivi".
Ma la sua equazione, che accomuna immigrati e delinquenti, scatena una lunga scia di polemiche.
"Un governo non può accendere un fuoco ma guidare il Paese a una maturazione civile" ha detto il segretario del Pd Pier Luigi Bersani. "Una frase così ci mette fuori da qualsiasi contesto moderno. Un governo non può sempre agitare le paure, deve saper anche guidare il paese alla razionalita"'.
Livia Turco, parlamentare democratica e autrice della prima legge sull'immigrazione (la Turco-Napolitano), taccia Berlusconi di "volgarita"', ricordando il contributo degli immigrati al mantenimento dello stato sociale. L'Idv non è da meno nel censurare le parole del premier: "L'Italia - sostiene il capogruppo Massimo Donadi - ha bisogno di leggi severe ma giuste, non di inutili slogan razzisti che alimentano il clima di intolleranza".
Secondo Anna Finocchiaro, "il governo non può andare a Reggio Calabria a fare propaganda. Non si può da una parte, come ha fatto oggi la maggioranza in Senato, espungere l'articolo 48 della legge Comunitaria che prevedeva l'attuazione di una direttiva europea per l'emersione del lavoro nero con sanzioni per i datori di lavoro che impiegavano cittadini extra comunitari irregolari e dall'altro varare un piano contro la criminalità che, perciò che riguarda l'immigrazione, è solo di natura punitiva e securitaria".
"Nel corso della conferenza stampa seguita al Cdm il premier, tra l'altro, rivendica il pugno di ferro contro l'immigrazione clandestina, che ha dato risultati "molto positivi".
Ma la sua equazione, che accomuna immigrati e delinquenti, scatena una lunga scia di polemiche.
"Un governo non può accendere un fuoco ma guidare il Paese a una maturazione civile" ha detto il segretario del Pd Pier Luigi Bersani. "Una frase così ci mette fuori da qualsiasi contesto moderno. Un governo non può sempre agitare le paure, deve saper anche guidare il paese alla razionalita"'.
Livia Turco, parlamentare democratica e autrice della prima legge sull'immigrazione (la Turco-Napolitano), taccia Berlusconi di "volgarita"', ricordando il contributo degli immigrati al mantenimento dello stato sociale. L'Idv non è da meno nel censurare le parole del premier: "L'Italia - sostiene il capogruppo Massimo Donadi - ha bisogno di leggi severe ma giuste, non di inutili slogan razzisti che alimentano il clima di intolleranza".
Secondo Anna Finocchiaro, "il governo non può andare a Reggio Calabria a fare propaganda. Non si può da una parte, come ha fatto oggi la maggioranza in Senato, espungere l'articolo 48 della legge Comunitaria che prevedeva l'attuazione di una direttiva europea per l'emersione del lavoro nero con sanzioni per i datori di lavoro che impiegavano cittadini extra comunitari irregolari e dall'altro varare un piano contro la criminalità che, perciò che riguarda l'immigrazione, è solo di natura punitiva e securitaria".