Dopo l'indagine conoscitiva sulla pillola abortiva voluta dalla commissione sanità del Senato, il sottosegretario al Welfare ha spiegato adesso spetta al parlamento intervenire. Quindi la parola tornerà all'Aifa
Dopo il via libera dell'Aifa circa l'introduzione in Italia alla RU486, la commissione sanità del Senato ha posto una sorta di stop approvando, con 14 voti favorevoli e 8 contrari, il documento finale dell'indagine conoscitiva sul farmaco. Indagine che, come ha spiegato il sottosegretario al Welfare Eugenia Roccella, prevede, in primo luogo, un pronunciamento del governo, nell'arco di una settimana, sui profili della sicurezza della pillola abortiva e sulla sua compatibilità con la legge 194. La parola, quindi, tornerà all'agenzia italiana del Farmaco. E' soprattutto sull'aspetto compatibilità che la Roccella ha insistito. Per il sottosegretario la RU486 si presenta, infatti, come una pratica abortiva a domicilio di contro alla disposizione del 22 maggio 1978, che contempla unicamente l'interruzione di gravidanza presso strutture ospedaliere.