Messa di mons. Boccardo nel carcere di Spoleto

Umbria

"Nessuno è estraneo al Natale. Come Chiesa vi siamo vicini"

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(ANSA) - SPOLETO (PERUGIA), 29 DIC - "Nessuno è estraneo al Natale". Così l'arcivescovo di Spoleto-Norcia, mons. Renato Boccardo, si è rivolto ai detenuti nel corso di una messa di Natale celebrata nel carcere di Spoleto. Col presule hanno concelebrato il cappellano mons. Eugenio Bartoli e il direttore della Caritas diocesana don Edoardo Rossi.
    "Gesù - ha proseguito mons. Boccardo nell'omelia - è venuto alla luce dalle tenebre per dirci che il bene è più forte del male.
    Tutti abbiamo desideri di bene, di pienezza e di bontà. Questi, però, devono fare anche i conti con l'inclinazione al male dell'uomo. Ma il Signore viene a mettere un germe di luce. Tocca a noi, là dove siamo, anche a voi che vivete in carcere, prendersene cura e farlo crescere. Ciò richiede sacrificio, costanza e determinazione, ma abbiamo una grande certezza: Cristo viene per tutti, senza condizioni. Anche per voi, cari amici, con la vostra storia fatta di luci e di tante ombre".
    Al termine della messa un detenuto, a nome di tutti gli altri, ha rivolto un saluto a mons. Boccardo e un altro ha consegnato al presule un quadro della Madonna col Bambino da lui dipinto. E l'arcivescovo ha ripreso la parola: "È sempre difficile fare gli auguri di buone feste in questa casa dove state scontando la vostra pena e che vi tiene lontani dagli affetti delle persone care. Vi lascio un 'compito': provate a trovare il bene anche qui nel carcere, senza sognare quello che ancora non c'è. Non permettete che le tenebre abbiano il sopravvento, ricordate sempre che il bene è più forte del male: così anche le vostre giornate avranno un senso di pienezza. Come Chiesa vi siamo vicini e ringrazio don Eugenio per il suo servizio di cappellano e la Caritas diocesana per i tanti gesti di prossimità. Quel poco che possiamo, lo facciamo davvero con il cuore. Ricordate - ha concluso - che non siete soli".
    Mons. Boccardo si era già recato in carcere il 21 dicembre scorso per consegnare personalmente, cella per cella, un dono di Natale preparato dalla Caritas per i detenuti. (ANSA).
   

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