Pd Regione, vero tema è aumento disuguaglianze

Umbria

Per consiglieri da Giunta "obiettivi declamati e mai realizzati"

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(ANSA) - PERUGIA, 19 DIC - Bilancio delle attività svolte nel 2022 dal gruppo consiliare del Partito Democratico, prospettive ed obiettivi per il 2023, con il lancio anche di un Osservatorio legislativo regionale "per rendere la regione più giusta, equa e competitiva", ma anche la valutazione delle attività della Giunta regionale con "obiettivi declamati e mai realizzati": questi i temi toccati durante l'incontro di approfondimento organizzato dal gruppo consiliare del Pd come conferenza stampa di fine anno.
    E proprio analizzando l'attività della governance, per il capogruppo del Pd in Assemblea legislativa Simona Meloni "il vero tema non sono tanto i numeri ingigantiti e le iniziative sbandierate senza un reale successo ma l'aumento delle disuguaglianze". "I veri numeri, anche della crescita del Pil - ha aggiunto -, sono assai diversi da quelli diffusi dalla Regione e soprattutto ben lontani da quelli delle altre".
    Meloni ha inoltre messo sotto la lente quelle che considera "altre criticità". "La disoccupazione giovanile è aumentata in Umbria - ha sottolineato -, per la sanità si parla di buco di 200 milioni di euro, che la Giunta giustifica con la pandemia, oltre che di un taglio dei servizi dei territori con gli ospedali umbri che scendono di posizione in tutte le graduatorie. Sulle infrastrutture siamo al libro dei sogni".
    La comunità umbra, sempre per Meloni, "non potrà contare poi molto sulle risorse del Pnrr, visto che delle 19 misure riguardanti solo l'11% è stata completata (una soltanto) mentre tutte le altre sono in ritardo oppure neanche avviate, con prospettive dunque non troppo positive per i prossimi anni".
    Anche Paparelli è tornato sui temi della sanità, soprattutto sul fronte dei fondi: "Sono 107 - ha detto - i milioni di contributi aggiuntivi, assegnati all'Umbria e utilizzati non si sa per cosa. Oppure i 45 milioni di acquisti aggiuntivi di beni e servizi di cui non è chiara la finalità. O i 18 milioni di euro di spesa supplementare per il personale nonostante le zero assunzioni". Durante l’incontro è stato tracciato, per quanto riguarda le attività del gruppo consiliare del Pd, anche un bilancio dell’anno appena trascorso e della prima metà della legislatura. Nel 2022 sono state presentate alcune proposte che i rappresentanti del Partito democratico ritengono di particolare attualità ed interesse, “anche per sopperire alle carenze dell’amministrazione di centrodestra”. Le proposte di legge oggi all’esame delle commissioni riguardano - è stato ricordato - “Norme per la promozione del welfare collaborativo”; “Assistenza sanitaria per la morte serena e indolore di pazienti terminali”; “Disturbi del neurosviluppo: normativa a sostegno dei pazienti e degli operatori sanitari”; “Umbria creativa: il nuovo testo unico sulla cultura”. Per Tommaso Bori “presto riusciremo a portare a conclusione l’iter della norma sui disturbi del neurosviluppo, un'azione importante che giunge al termine di una battaglia di anni, che vorremmo far finanziare con un milione di euro”. Michele Bettarelli ha poi ricordato l’attività in seconda Commissione. “Abbiamo portato - ha spiegato - la questione dei crescenti costi energetici e delle leve che la Regione avrebbe potuto attivare, ma questo non è avvenuto e i rincari si sono scaricati sui cittadini”. In merito alla prima metà della Legislatura – è stato ricordato – i consiglieri regionali del Partito democratico hanno presentato 370 interrogazioni (101 nel 2022) e 145 mozioni. Sono state presentate 25 proposte di legge, “dal lavoro alla pa, dal sociale alla sanità fino alla cultura e nessuna fino ad oggi approvata”. Il capogruppo Meloni ha infine annunciato l’intenzione di dare vita, nei primi mesi del 2023, ad un Osservatorio regionale, aperto al contributo delle forze economiche e sociali, “al fine di coordinare e promuovere interventi legislativi finalizzati a fare dell’Umbria una regione più giusta, virtuosa, efficiente e sviluppata”. “L’idea nasce – ha concluso Meloni – dalla volontà di rendere ancor più stabile e fruttuoso il dialogo con la società umbra ed offrire un luogo di confronto ed elaborazione finalizzato a intraprendere iniziative legislative maggiormente in linea con le aspettative e i bisogni del territorio e delle sue comunità”.

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