Cantone, in Codice appalti troppo spazio affidamento diretto

Umbria
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Ex presidente Anac preoccupato anche per general contractor

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(ANSA) - PERUGIA, 19 DIC - E' "preoccupato" per quelli che considera "gli eccessivi aumenti degli spazi per l'affidamento diretto" dei lavori nel nuovo Codice degli appalti l'ex presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione Raffaele Cantone, ora procuratore della Repubblica a Perugia. "C'è il pericolo che da questo aspetto possano originare situazioni d'illegalità" dice rispondendo all'ANSA in merito alle nuove norme varate dal Governo.
    Cantone evidenzia comunque che si tratta di un testo "non ancora definitivo". "Dovrà infatti essere sottoposto - aggiunge - al parere delle Commissione di Camera e Senato. Parliamo quindi di qualcosa ancora non definitivo. E' comunque un codice molto ben scritto nel quale si intravede l'impegno del Consiglio di Stato".
    L'ex presidente dell'Anac è comunque "preoccupato" anche per i possibili effetti anche di altri aspetti del Codice. "Mi riferisco - spiega - al ritorno del general contractor previsto nella Legge obiettivo che in passato ha creato più problemi di quanti ne abbia risolti. Il suo utilizzo ha fatto emergere vari episodi illegalità. C'è poi la questione legata alla riproposizione dell'appalto integrato che - conclude Cantone - nell'esperienza si era rivelato foriero grandi ritardi nei lavori e cattiva qualità delle opere". (ANSA).
   

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