Tre ordinanze di custodia cautelare per episodi a Perugia
(ANSA) - PERUGIA, 01 SET - Al termine di una complessa attività investigativa coordinata dalla procura di Perugia e condotta dai carabinieri della locale stazione, il gip del tribunale del capoluogo umbro ha emesso tre ordinanze di custodia cautelare in carcere, nei confronti di due uomini e una donna, per alcuni furti di bancomat posti in essere allo sportello ai danni soprattutto di persone anziane.
Si tratta di tre romeni senza fissa finora in Italia.
Grazie a un mandato di arresto europeo uno dei tre è stato estradato dalla Romania e arrestato dalle forze di polizia italiane. Un altro è stato individuato dalla polizia romena e sarà estradato in Italia non appena avrà risolto alcune pendenze giudiziarie in quel paese.
Le indagini si riferiscono in particolare a due episodi verificatisi a Perugia nel 2021, ma essi - riferisce la procura - sono risultati collegati con tanti altri analoghi furti commessi in varie parti d'Italia in particolare in Friuli Venezia Giulia, Veneto e Marche, tanto che i tre risultano indagati anche da altri uffici giudiziari.
La modalità era sempre la stessa: una volta che la vittima individuata, intenta a eseguire le operazioni di prelievo, aveva inserito la carta, uno dei complici osservava il numero del pin digitato e a quel punto un altro, di solito una donna, faceva cadere a terra una banconota chiedendo alla vittima se fosse la sua. Il terzo invece fungeva da palo.
Approfittando dell'attimo di distrazione del malcapitato, veniva sostituita la sua carta bancomat con un'altra precedentemente sottratta ad altri nel medesino istituto bancario.
Successivamente procedevano con i prelievi.
I due casi di competenza della procura di Perugia sono avvenuti in due distinte banche, una in centro e l'altra a Ponte San Giovanni, istituti che hanno fornito i filmati delle videocamere interne che sono stati fondamentali per individuare i presunti autori dei reati.
Nei giorni scorsi l'arrestato è stato interrogato dal gip ed avrebbe ammesso gli addebiti a lui contestati.
Il provvedimento restrittivo è stato confermato dal tribunale del riesame. L'ipotesi di reato è furto pluriaggravato e indebito utilizzo di carte di pagamento. (ANSA).