Relativamente a "qualità intervento" sull'ex carcere di Perugia
(ANSA) - PERUGIA, 17 AGO - "Ben venga la riqualificazione dell'ex carcere femminile di Perugia ma un progetto di rigenerazione urbana molto importante per la città merita quantomeno una riflessione sulla qualità dell'intervento di cui il presupposto principale parte dalla qualità della progettazione": a sostenerlo è Marco Petrini Elce, presidente dell'Ordine provinciale degli architetti. "Nonostante la qualità della rigenerazione urbana costituisca uno dei temi più rilevanti delle discussioni legate allo sviluppo delle città e presupposto principale dei finanziamenti del Pnrr, a questo - prosegue - non sempre corrisponde una tangibile sensibilità da parte delle Amministrazioni appaltanti delle opere pubbliche".
"Purtroppo - sostiene Petrini in una nota - si continuano a perseguire, come in questo caso, strade apparentemente più semplificate per gli affidamenti degli incarichi senza mai però prendere in considerazione il concorso di progettazione. Si vuole ricordare, come stabilito dal Codice degli appalti, che per la progettazione di lavori di particolare rilevanza sotto il profilo architettonico, ambientale, paesaggistico, storico-artistico e conservativo le stazioni appaltanti devono utilizzare la procedura del concorso di progettazione.
È singolare rilevare che proprio per il progetto della 'cittadella della giustizia' non si applichino correttamente i dettati normativi. Ovviamente non è intenzione dell'Ordine appellarsi al solo rispetto delle norme ma piuttosto si vuole ribadire che la città e coloro che devono decidere cosa rappresenti il meglio per il suo sviluppo perché dovrebbero privarsi di una moltitudine di idee e proposte? Perché non si dovrebbe fare una competizione basata su qualità e idee piuttosto che su una 'meccanica' attribuzione di punteggi finalizzata sostanzialmente ad ottenere il prezzo più basso? L'architettura è patrimonio della collettività perché la buona architettura migliora la qualità della vita". (ANSA).