Commissione approvi una risoluzione dopo decisione Melasecche
(ANSA) - PERUGIA, 01 AGO - "L'assessore regionale ai Trasporti Enrico Melasecche ha ormai deciso di abbandonare l'ipotesi di gara unica del Tpl e di procedere ad uno spacchettamento dell'Umbria in quattro parti, contrariamente all'orientamento espresso in Commissione dai suoi stessi colleghi di maggioranza. Per questo motivo è necessario che tale organismo torni a riunirsi al più presto e approvi formalmente una risoluzione che impegni la Giunta regionale a tornare sui suoi passi". E' la sollecitazione espressa dal vice presidente dell'Assemblea legislativa, Michele Bettarelli (Pd), auspicando che in tale occasione sia presente anche lo stesso assessore regionale.
"La scelta compiuta della Giunta regionale - precisa il vice presidente - disconosce di fatto il lavoro svolto all'interno dell'Assemblea legislativa. Maggioranza e opposizione avevamo infatti raggiunto un sostanziale accordo per sostenere congiuntamente l'ipotesi di gara unica, tanto da immaginare l'approvazione di una comune risoluzione ". "Ciò che riteniamo ancora più grave - aggiunge - è il fatto che, nell'ambito delle audizioni del 6 luglio scorso, oltre ai sindacati e agli stessi rappresentanti di Busitalia, avevano auspicato che venisse indetta una gara unica del trasporto regionale, anche gli esponenti del mondo delle categorie, a partire dagli artigiani e dagli industriali".
"Ora che sul trasporto pubblico locale la Giunta regionale sembra avere imboccato una strada opposta rispetto a quella sostenuta dai rappresentanti della stessa maggioranza in Consiglio regionale - precisa Bettarelli - resta da capire se nei partiti della destra prevarrà la coerenza o il conformismo rispetto ai diktat dell'assessore Melasecche".
"Per quanto ci riguarda - conclude - riteniamo che questa scelta, evidentemente dettata da interessi localistici, sia antistorica e, nei fatti, controproducente, sia in termini di servizi che in termini di razionalizzazione delle risorse. E, per questo motivo, oltre a continuare il nostro lavoro all'interno delle istituzioni, il prossimo 5 agosto saremo in piazza, al fianco delle forze sindacali, per dire no ad una scelta che, sul tema dei trasporti, rischia di far tornare l'Umbria indietro di oltre vent'anni". (ANSA).