Concluso dopo un anno il restauro del Duomo di Perugia

Umbria

Lavori con "rigorosa aderenza" ad architettura originaria

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(ANSA) - PERUGIA, 17 GIU - Dopo quasi un anno si sono conclusi i lavori di restauro eseguiti sulle facciate della Cattedrale di San Lorenzo di Perugia, iniziati a luglio 2021.
    Gli interventi che hanno beneficiato del cosiddetto "Bonus facciate", sono stati realizzati grazie al sostegno economico della Fondazione Brunello e Federica Cucinelli e Plenitude, società controllata da Eni.
    Il restauro - spiega chi l'ha realizzato - è stato condotto con una "rigorosa aderenza" all'impianto architettonico originario del 1437 e ha avuto un carattere conservativo tale da restituire le facciate del Duomo perugino all'antico splendore donato loro dal maestro di pietra Bartolomeo di Mattiolo.
    Gli interventi, comprensivi della ripulitura fatta con tecniche rispettose della materia, hanno interessato la parte sopraelevata in mattoni, le tre edicole, del Crocifisso ligneo scolpito da Polidoro Ciburri, della Madonna della Provvidenza realizzata da Pagno di Lapo Portigiani con la scultura che si deve ad Aroldo Bellini e quella della Madonna della Consolazione, il pulpito in marmo di Carrara, il portale monumentale della facciata orientale su disegno di Pietro Carattoli e quello su Piazza IV Novembre di Galeazzo Alessi, la Loggia di Braccio, compresi lo stemma e i peducci della quinta campata, la statua bronzea di papa Giulio terzo, opera di Giulio Danti e del figlio Vincenzo, il campanile, le cortine murarie ornamentali in pietra d'Assisi, i basamenti (compreso quello della torre campanaria), la seduta e la scalinata in travertino, la cappella in mattoni del battistero, il portale del Giubileo, le specchiature della Cappella dello Spirito Santo, le bifore e le trifore, le vetrate e il rosone.
    Oltre al consolidamento delle parti in "condizioni critiche", è stato eseguito un accurato trattamento finalizzato ad arrestare il degrado che, per via degli agenti atmosferici e di altri fattori di corrosione delle pietre di origine calcarea e arenitica, nel corso del tempo si era esteso in maniera significativa.
    Il tutto è stato condotto sulla scorta della più aggiornata metodologia operativa del restauro, anche grazie a ripetute, mirate indagini preliminari e a campionamenti di prova dedicati.
    (ANSA).
   

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