Sono dislocati in 34 enti e daranno vita a sei progetti
(ANSA) - PERUGIA, 08 GIU - Un incontro con i 116 volontari del Servizio civile universale dei Comuni umbri, legati alla rete di Anci Umbria e con Il servizio civile dei Comuni. Un approfondimento sui progetti e tematiche che dovranno seguire per i prossimi 12 mesi. Di questo si è parlato nell'iniziativa organizzata nella sala Capitini a Perugia. L'incontro è stato aperto dai saluti istituzionali di Silvio Ranieri, segretario generale Anci Umbria, e Damiano Bernardini, coordinatore consulta Anci Umbria, politiche giovanili, informagiovani e sport, servizio civile e sindaco del Comune di Baschi.
"Questa iniziativa - ha detto Silvio Ranieri - segna il punto di partenza del servizio civile nella nostra regione. Quest'anno Anci Umbria ha accreditato più di 100 ragazzi in vari territori.
Per noi è un'iniziativa importante perché ci consente da una parte una crescita formativa di questi ragazzi che hanno un'età compresa tra i 18 e i 28 anni, dall'altra è un'opportunità per i Comuni che hanno un supporto alle attività che svolgono. Siamo state una delle prime Anci a sostegno di questo progetto di rete, - ha rimarcato - che è attivo in tutto il territorio nazionale. I ragazzi saranno impegnati in quattro temi: protezione civile, politica ambientale, inclusione sociale ed attività culturale. Questi sono gli elementi caratterizzanti dell'attività amministrativa dei Comuni, soprattutto in questo momento di rilancio delle attività legate anche al Pnrr".
I 116 i volontari sono dislocati in 34 enti (Anci Umbria più 33 Comuni) e daranno vita a sei progetti, suddivisi in due programmi, più alcuni di loro saranno impegnati in attività legate all'ambiente, alla Protezione civile, all'inclusione sociale e all'attività culturali confluendo in un programma di più ampio respiro che coinvolge tutti gli enti del network e gli enti accreditati con Anci nazionale che hanno sviluppato interventi di gestione, manutenzione, tutela e valorizzazione del territorio, con particolare riferimento alle aree caratterizzate da dissesto idrogeologico e da consumo del suolo.
(ANSA).