Consiglieri Pd chiedono "studio capillare su Alto Tevere"
"La Giunta regionale si attivi per il potenziamento dei servizi di diagnostica e prevenzione, estendendoli a quelli riguardanti il carcinoma gastrico, mediante l'ampliamento dei processi di screening al momento attuati in Umbria": lo chiedono, con una mozione, i consiglieri regionali del Pd Tommaso Bori e Michele Bettarelli. "In particolare è urgente introdurre, in tempi celeri, la sperimentazione del servizio di screening esplicitamente mirato alla ricerca di neoplasie allo stomaco, diffuso e capillare per l'area dell'Alto Tevere che registra un'incidenza sopra la media" aggiungono. "Nell'atto di indirizzo - spiegano Bori e Bettarelli - viene inoltre chiesto di sostenere attivamente la ricerca e lo sviluppo di tecniche innovative mirate all'indagine per la ricerca del carcinoma gastrico in Umbria, anche mediante il bando 'Contributi d'azione 2022' del Programma EU4Health. Esso prevede anche lo sviluppo di conoscenze e approcci innovativi allo screening del cancro alla prostata, ai polmoni e gastrico, con uno stanziamento complessivo di 30milioni di euro". Nella mozione i consiglieri spiegano che "emerge in Umbria una particolare incidenza dei tumori allo stomaco, più alta della media nazionale, in particolare nelle zone dell'Alto Chiascio e dell'Alto Tevere". "L'Umbria - proseguono - fa parte dell'ormai denominato 'triangolo maledetto' del tumore dello stomaco, che colpisce in particolare la nostra Regione, Pesaro e la bassa Romagna: secondo i dati in possesso al sistema sanitario, il tasso di incidenza di questa neoplasia è fra i più alti al mondo. Il carcinoma dello stomaco è oggi ricercato, per lo più, mediante la gastroscopia, che però presenta dei limiti nella ricerca di questa tipologia di tumori, soprattutto se confrontata ai metodi di screening utilizzati per altri tipi di carcinomi. Il controllo e il decremento degli indici di mortalità si deve al miglioramento delle terapie e delle diagnosi precoci, grazie, in particolare, al potenziamento dei sistemi di screening. L'Umbria è passata da eccellenza nazionale nella pianificazione e nell'adesione agli screening, ad essere una delle Regioni più inefficienti nei sistemi di prevenzione delle patologie cliniche, tema reso ancor più impellente a causa dei rallentamenti diagnostici dovuti alla pandemia da Covid-19". I consiglieri regionali del Partito democratico rimarcano che sull'argomento è già stata presentata una interrogazione di Bori ("Situazione degli screening oncologici in Umbria e riattivazione del registro tumori", novembre 2021) e una mozione del Gruppo Pd al Comune di Città di Castello ("Attivazione degli screening relativi alla ricerca delle neoplasie allo stomaco in Alto Tevere e riattivazione del Registro Tumori").