Perugia ospiterà l'assemblea generale dell'Avis

Umbria

Con oltre 1.100 delegati di un milione e 300.000 associati

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(ANSA) - PERUGIA, 17 MAG - L'88/a assemblea generale dell'Avis si svolgerà a Perugia da venerdì 20 a domenica 22 maggio. Dopo che nel 2020 era stata rimandata a causa della pandemia, ora è previsto l'arrivo nel capoluogo umbro di oltre 1.100 delegati in rappresentanza di circa un milione e 300.000 associati e di circa 3.300 sedi in tutta Italia.
    Durante la presentazione della tre giorni (con dibattiti, incontri e conferenze al centro congressi dell'Hotel Quattrotorri ma anche con eventi collaterali tra Perugia, Assisi, Cascia e Norcia), che si è tenuta al salone d'Onore di Palazzo Donini, a Perugia, è stato ricordato che l'evento nazionale, ospitato da Avis Umbria, sarà anche l'occasione per una riflessione sullo stato del sistema trasfusionale nazionale e sul volontariato del dono del sangue, in particolare per quello durante la pandemia.
    Attenzione sarà dedicata anche all'autosufficienza di plasmaderivati, "un obiettivo che l'Italia deve ancora raggiungere", è stato detto.
    In collegamento online, il presidente nazionale Avis Gianpietro Briola ha parlato di "assemblea della ripartenza".
    "Sono stati due anni difficili - ha aggiunto - con mesi di pandemia, ma il sistema della raccolta non si è mai fermato ed è stata garantita l'autosufficienza al sistema sanitario nazionale".
    Anche in Umbria, come ha sottolineato il presidente regionale Enrico Marconi, nel 2020 c'è stata una "importante flessione", vista a causa della pandemia "la necessità di organizzarsi e riprogrammare la raccolta in situazioni di ordine ed estrema sicurezza, con l'avvio del sistema della prenotazione". Nel 2021 sono stati poi recuperati i livelli di donazione precedenti, "dimostrando così - ha aggiunto - che in questo periodo, anche quando non si poteva uscire, la donazione è stata un atto di eroismo". L’anno in corso vede però una leggera flessione e Marconi ha spiegato i motivi. “C’è carenza di sangue anche in Umbria - ha sostenuto - perché la sanità ha ricominciato a riprogrammare tutti gli interventi che erano stati lasciati in sospeso. Un momento di bisogno non perché mancano donatori, +10% circa, ma perché sono aumentate le richieste di sangue con un +17% circa”. L’invito rivolto dal presidente regionale Avis è quindi quello di andare a donare il sangue perché ci sono “scorte ridotte”. In Umbria sono una sessantina le sedi Avis, con la sanità regionale che conta principalmente sull’apporto dell’associazione per quanto riguarda la donazione del sangue visto che garantisce circa il 93% della raccolta. Un dato “importante”, quello del 93%, anche per la presidente della Regione Donatella Tesei, felice che sia proprio l’Umbria ad ospitare l’evento Avis. “C'è oggi bisogno di sangue e plasma per accompagnare anche la ripartenza delle sale operatorie” ha aggiunto. “Il messaggio di Avis - ha proseguito - è fondamentale e importantissimo per la nostra sanità e questa consapevolezza è molto radicata nella nostra regione, visti i molti donatori e una diramazione territoriale molto forte”. “Siamo coinvolti per dare anche il nostro segno di gratitudine all’Avis e ai suoi associati” ha inoltre affermato la presidente della Provincia di Perugia e sindaco di Assisi, Stefania Proietti, intervenuta alla conferenza di presentazione della tre giorni. Il sindaco di Perugia, Andrea Romizi, ha invece ricordato come la città e la regione abbiano rincorso questo evento “che si sono però guadagnati per i numeri che contraddistinguono la donazione”. La tre giorni si svilupperà parallelamente a una serie di eventi collaterali in cui verrà dato spazio ad arte, musica e dialogo intergenerazionale. E a ricordare l’appuntamento rivolto proprio a quest’ultimo aspetto, dal titolo “Cambia-menti” (in programma il 20 maggio, ore 20.30, Aula Magna Università degli Studi di Perugia), è stato in conclusione il rettore dell’Ateneo perugino Maurizio Oliviero.

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