Mons. Paolucci Bedini nuovo vescovo di Città di Castello

Umbria

Papa unisce le diocesi di Città di Castello e Gubbio

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(ANSA) - PERUGIA, 07 MAG - Papa Francesco ha accettato la rinuncia al governo pastorale della Diocesi di Città di Castello (Perugia), presentata da mons. Domenico Cancian. Il Pontefice ha quindi nominato vescovo di Città di Castello mons. Luciano Paolucci Bedini, vescovo di Gubbio, unendo le due Sedi in persona Episcopi. Lo riferisce il Bollettino della Sala stampa vaticana.

"Nel giorno in cui vi giunge la notizia che il Santo Padre ha voluto affidare alla mia persona la guida e la custodia della vostra antica e nobile Diocesi vi invio un saluto carico di affetto e tremore per la grande responsabilità che mi spetta. Al tempo stesso, il cuore è colmo di gioia e gratitudine per il dono e la grazia che mi permettono di servire ancora la Chiesa in umiltà e semplicità". Lo afferma nel suo messaggio alla diocesi il nuovo vescovo di Città di Castello, mons. Luciano Paolucci Bedini, che subentra a mons. Domenico Cancian. "Il mio saluto più caro - aggiunge, fra l'altro, mons. Paolucci Bedini - è, prima di tutto, per le famiglie. Tutte le famiglie, a partire da quelle che portano il peso di una sofferenza e di un dolore, o faticano nelle umiliazioni della povertà e della solitudine. Aiutiamoci ad ascoltare il cuore di tutti e cerchiamo insieme di non lasciare solo nessuno. Tra voi saluto i fratelli presbiteri e diaconi, guide e servi di questo santo popolo, che accompagnano le vostre comunità e il cammino di tanti. Sentitemi vostro fratello e padre, ma prima di tutto servo, per incoraggiarvi e sostenervi nel ministero che condividiamo a favore di questa bella Sposa. Alle sorelle e ai fratelli di vita consacrata invio la mia benedizione per la loro testimonianza di fedeltà e di amore a Dio. Coinvolgetemi nelle vostre storie di grazia e di santità a beneficio di tanti sorelle e fratelli". "Altro non so, e non so insegnarvi, carissimi - conclude il nuovo vescovo - se non quello che anch'io ho ricevuto in dono: la meraviglia della vita, la grazia della fede e la potenza dell'amore. Tutto abbiamo ricevuto gratuitamente da Dio, tanto possiamo donare gratuitamente al mondo. Facciamolo insieme".

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