Il Barton fra due anni raddoppia
(ANSA) - PERUGIA, 22 APR - Un quantitativo di Co2 stoccata che ad oggi è di 47 tonnellate, ma che si avvicinerà a 100 tra dieci anni e supererà le 500 tra 50 anni. È solo uno dei principali "servizi e benefici ecosistemici" che il Barton Park offre ai cittadini e alla città di Perugia e che sono stati illustrati nel corso della presentazione di una ricerca condotta dal dipartimento di Ingegneria civile e ambientale dell'Università di Perugia (Dica), nell'ambito del progetto europeo "Life Clivut".
Un progetto "che mira ad accrescere la consapevolezza di pianificatori pubblici, cittadini, giovani e imprenditori sui benefici ecosistemici che il verde urbano genera, al fine di massimizzare gli effetti utili alla lotta al cambiamento climatico", come hanno spiegato Marco Fornaciari da Passano e Fabio Orlandi, docenti di Botanica ambientale e applicata presso il Dica.
Con loro sono intervenuti anche Mauro Bartolini, cofondatore del Gruppo Barton che ha recuperato il Barton Park come sede della propria azienda ma anche aprendolo ai cittadini, e Otello Numerini, assessore all'Ambiente del Comune di Perugia.
L'incontro è stato l'occasione per un'anticipazione che cambierà ancora una volta l'identità di Pian di Massiano. "Il Barton Park tra due anni raddoppia - ha annunciato Mauro Bartolini -. Lo metteremo in connessione con il percorso verde, grazie a un ponte solo pedonale che unirà le due aree".
Con il Barton Park, oltre ad una parte edile, sono stati recuperati "3 ettari di terreno incolto e abbandonato da oltre 50 anni e 5mila piante". Con "i vantaggi per la salvaguardia dell'ambiente che il parco, con il suo prato e le specie arboree presenti, reca alla città di Perugia", i ricercatori lo hanno definito "dal potenziale enorme" per i servizi ecosistemici alla città, vista la superficie a verde del parco (25mila metri quadrati), la superficie arborea attuale di piante "giovani" (1.630 metri quadrati) e la superficie potenziale (12.286 metri quadrati). E visti anche i servizi ecologici offerti dal parco alla cittadinanza: assorbimento Co2, accumulo particolato, effetto raffrescamento, connessione con la natura e conoscenza, consapevolezza del patrimonio verde cittadino. (ANSA).