Vescovo Soddu, è bene più grande per l'umanità
(ANSA) - TERNI, 11 APR - "Anche nella nostra città i responsabili delle religioni si sono riuniti per questo momento di incontro, in maniera comune, senza sincretismi, per rivolgere a Dio il comune desiderio di pace, il bene più grande per l'umanità". A dirlo è stato il vescovo di Terni, Francesco Antonio Soddu, salutando le tante persone che si sono ritrovate nel tardo pomeriggio della Domenica delle palme, per un incontro interreligioso di preghiera per la pace. Presenti - insieme alle autorità cittadine - sacerdoti diocesani, religiose, immigrati e giovani di varia provenienza, in rappresentanza, oltre che della chiesa cattolica, della chiesa evangelica metodista, della comunità Baha'i di Terni e dell'istituto buddista della Soka Gakkai. l'imam Centro culturale islamico, El Hachmi Mimoun, padre Vasile Andreca, della chiesa ortodossa romena, e padre don Andriy Maksymovych, della chiesa cattolica ucraina.
"Siamo raccolti per pregare per tutti i fratelli e sorelle la cui vita è in questo periodo segnata dal terrore, della guerra, da tante sofferenze e morte" ha proseguito il vescovo Soddu. "Il nostro pensiero - ha detto - va a quelle donne, anziani e bambini costretti a emigrare, a lasciare il paese dove sono nati e dove desiderano tornare a vivere, e a tutti quegli uomini che si ritrovano a combattere, ma nel loro cuore vorrebbero che tacessero le armi. Abbiamo davanti a noi tutto il popolo ucraino e tutti coloro che, insieme al popolo ucraino, invocano il dono della pace, forse sperata da anni. Con loro e per loro invochiamo l'infinita misericordia di Dio domandandogli di proteggere la loro vita, perché cessi la violenza e cominci un tempo nuovo di pace e di vita nuova".
I rappresentanti delle varie religioni hanno poi acceso il braciere della pace e sono stati letti testi e preghiere, secondo le diverse tradizioni spirituali, di speranza e di pace.
Un momento di silenzio in onore delle vittime di tutte le guerre ha preceduto l'intervento conclusivo del vescovo Soddu.
"Se la guerra non viene a caso - ha concluso il vescovo - anche la pace non viene a caso. Questo significa che noi dobbiamo coltivare la pace, sempre dobbiamo adoperarci per la pace".
(ANSA).