Consiglieri Pd criticano l'atteggiamento della Regione
(ANSA) - PERUGIA, 30 MAR - "Riteniamo grave, quanto scorretto, aver escluso i rappresentanti delle organizzazioni sindacali dai recenti incontri organizzati dalla Regione sulla vertenza San Gemini a cui, secondo le note ufficiali diffuse sulla stampa, hanno preso parte la presidente Donatella Tesei e i vertici del gruppo Acque Minerali d'Italia capeggiati dal Presidente Massimo Pessina, alla presenza dei sindaci dei comuni di Acquasparta e San Gemini": è quanto affermano i consiglieri del Partito democratico, Fabio Paparelli e Tommaso Bori che, sulla vicenda, annunciano un'interrogazione alla Giunta regionale "per conoscere i motivi di tale esclusione e gli sviluppi delle trattative in corso rispetto al piano presentato e agli impegni formalmente assunti". "Si faccia quantomeno chiarezza sulle ragioni di questa scelta - aggiungono - dati i ripetuti incontri che sarebbero avvenuti all'insaputa di tutti gli altri soggetti interessati, a partire dai rappresentanti della Rsu, legittimamente eletti, e dai sindaci dei territori limitrofi come quelli di Montecastrilli e Avigliano più volte esclusi".
"Ma se così è stato - sottolineano Paparelli e Bori - riteniamo doveroso che si riconvochi quanto prima l'unico tavolo di crisi ufficiale, ovvero quello aperto presso l'Assessorato allo Sviluppo economico della Regione Umbria e sia dia conto a tutti, e in maniera trasparente, dello stato di avanzamento delle trattative".
I consiglieri del Pd ricordano infine che "il coinvolgimento unitario delle istituzioni e della politica locale è da considerarsi a supporto al tavolo sindacale, così come peraltro è stato sottoscritto formalmente nel documento firmato presso la sede del Comune di Sangemini tra i sindacati, le Rsu, tutte le forze politiche di maggioranza e minoranza, i sindaci presenti e la stessa presidente della Regione Umbria; la stessa che, in questo caso, dimostra di avere la memoria corta". (ANSA).