L'incontro con il sindaco e il direttore della Caritas diocesana
(ANSA) - PERUGIA, 12 MAR - "Siete i benvenuti a Spoleto. La nostra comunità sta facendo tutto il necessario per non farvi mancare nulla". Con queste parole il sindaco Andrea Sisti ha salutato i 30 cittadini ucraini arrivati in città nei giorni scorsi e ospitati in abitazioni messe a disposizione dagli spoletini che hanno risposto subito all'appello lanciato dalla Rete solidale, con Comune e Caritas in testa.
Una serie di incontri che il sindaco e il direttore della Caritas diocesana di Spoleto-Norcia, don Edoardo Rossi, hanno organizzato per dare ufficialmente il benvenuto ai nuclei familiari arrivati a Spoleto dopo essere fuggiti dalla guerra.
Trenta persone, di cui circa la metà minorenni fra i tre ed i 16 anni, provenienti da Kiev, Leopoli, Vinnicya, che hanno affrontato un lunghissimo viaggio per arrivare in città, lasciando in Ucraina in alcuni casi i genitori, in altri il marito e il padre. Dei sette nuclei familiari solo uno è composto da padre, madre e figli. Negli altri gli uomini non ci sono, solo bambini con mamme e nonne.
Si sta già lavorando - riferisce il Comune - per garantire quanto prima l'ingresso a scuola dei minori, anche attraverso l'impiego di mediatori culturali per la comprensione della lingua.
"C'è una gara di solidarietà che riempie il cuore - ha spiegato il sindaco Sisti - Stiamo affrontando questa emergenza a livello di comunità, tutti stanno contribuendo come possono e questa è la risposta migliore che possiamo dare alla brutalità e all'insensatezza della guerra. Spoleto è una città generosa, pronta a tendere una mano a chi ha bisogno di aiuto: è un orgoglio esserne il primo cittadino".
Per segnalare la disponibilità di un'abitazione è possibile contattare la Caritas diocesana al numero 328 161 5213, mentre il Centro di raccolta della Caritas presso la ex chiesa parrocchiale di San Nicolò (via Ambrosoli) è aperto dal lunedì alla domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18. (ANSA).