"Stop alla guerra" anche da russo e ucraino compagni di classe
(ANSA) - CITTA DI CASTELLO (PERUGIA), 11 MAR - Oltre duecento bambini uniti dalla stretta di mano hanno formato una catena umana e composto la parola più auspicata in questo momento, "pace", a caratteri cubitali al centro del terreno di gioco dello stadio "Corrado Bernicchi" a Città di Castello. E dopo le prime note della canzone-icona "imagine" di John Lennon si sono levati in cielo centinaia di palloncini gialli e azzurri con i bigliettini scritti dai piccoli messaggeri di pace per dire no alla guerra. Una inedita e commovente iniziativa che si è svolta alla presenza del sindaco, Luca Secondi, dell'assessore alle Politiche scolastiche, Letizia Guerri, le maestre e i genitori.
"Doniamo i nostri sorrisi, apriamo i nostri cuori, gioiamo sempre. Tendiamo la mano ai fratelli, disegniamo arcobaleni d'amore e la pace diventerà il nostro modo di vivere", questo il messaggio di pace impresso in tre lingue, italiano, russo ed ucraino, nei bigliettini appesi ai palloncini colorati che sono volati in cielo scritti dai bambini delle scuole, anche da Alexander, russo e Oleksandr (della scuola primaria La Tina) compagno di banco e amico, proveniente da un piccolo paese dell'Ucraina da qualche giorno in Italia con la mamma e la sorellina ospite della comunità tifernate. Il padre è rimasto in Ucraina con l'esercito a difendere il proprio paese dall'invasione russa. "I primi momenti di grande emozione sono stati superati grazie all'aiuto di un compagno di classe, Alexander, di origine russa, che ha facilitato l'accoglienza e l'inserimento del nuovo amico", spiega l'assessore Guerri.
"Dalle loro riflessioni - ha concluso Guerri - è nata la bellissima poesia che è volata oggi in cielo con i palloncini direttamente dalle mani dei due piccoli messaggeri di pace che l'hanno scritta insieme ai loro compagni". "Questa storia - ha detto il sindaco, Luca Secondi - ci insegna che dai bambini possiamo solo imparare se affrontassimo la quotidianità con i loro occhi che non vedono mai nell'altro un nemico ma semplicemente un altro essere umano: il mondo sarebbe un posto migliore per tutti. Oggi da Città di Castello con orgoglio e speranza si è levato in cielo un messaggio di pace e di fratellanza fra i popoli che rimarrà per sempre nei nostri cuori". (ANSA).