Direttore chiede di mettere a disposizione "strutture non usate"
(ANSA) - PERUGIA, 25 FEB - La Caritas diocesana di Perugia "nonostante le strutture di accoglienza siano già al completo a seguito dell'emergenza abitativa causata negli ultimi due anni dalla pandemia, dà la disponibilità, attraverso i propri servizi, a collaborare con le Istituzioni civili preposte in materia per una dignitosa accoglienza di cittadini ucraini che dovessero giungere dal loro Paese". Lo annuncia il direttore don Marco Briziarelli. Il quali, inoltre, lancia un "accorato appello a tutte le donne e a tutti gli uomini della comunità diocesana affinché vengano messe a disposizione abitazioni e strutture attualmente non utilizzate".
"Di fronte alle vittime di guerra - sottolinea don Marco Briziarelli - è necessario assumere un atteggiamento fraterno e accogliere chi ha perso o sta perdendo tutto".
"La drammaticità della situazione, che stiamo vivendo per l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia, pone delle domande ed apre prospettive e scenari molto pesanti non solo per l'economia mondiale, a cui tutti facciamo attenzione, ma soprattutto per il livello del dramma umano vissuto dal popolo ucraino. Nonostante gli sforzi diplomatici di queste ultime settimane, l'invasione russa, di fatto, ha determinato un'accelerazione degli avvenimenti bellici che al momento sembrano incontrollabili" ha invece evidenziato il vescovo ausiliare di Perugia-Città della Pieve mons. Marco Salvi. Il quale - è detto in una nota della diocesi - intende far giungere alla numerosa comunità ucraina (circa 5 mila persone) che vive in Umbria (in gran parte nel capoluogo) la vicinanza spirituale e la solidarietà concreta della Chiesa diocesana. (ANSA).