Assistente polizia Lanari commemorato in Istituto Spoleto

Umbria

Ucciso in agguato terroristico avvenuto 14 febbraio 1987 a Roma

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(ANSA) - SPOLETO (PERUGIA), 22 FEB - Commemorato all'Istituto per sovrintendenti della polizia di Stato di Spoleto l'assistente Rolando Lanari, alla cui memoria è intitolato la Struttura, ucciso insieme a Giuseppe Scravaglieri, nell'agguato terroristico avvenuto il 14 febbraio 1987 a Roma in via Prati di Papa, medaglia d'oro al Valor civile.
    La cerimonia ha avuto inizio con la deposizione di una corona presso il monumento a lui dedicato da parte del direttore dell'Istituto, Maria Teresa Panone, unitamente a prefetto Armando Gradone e al questore della provincia di Perugia, Giuseppe Bellassai, con la partecipazione delle Autorità militari e civili, del cappellano, di una delegazione della Sezione Anps di Spoleto, di uno schieramento composto dal personale del quadro permanente della Scuola, dai frequentatori dell'11/o corso informativo riservato agli Orchestrali della banda musicale della Polizia Stato e dagli allievi agenti del 216/o corso di formazione, che hanno seguito l'evento in diretta Facebook.
    Quindi all'interno dell'auditorium dell'Istituto sono stati proposti una serie di "ricordi e testimonianze", mentre un filmato ha ripercorso le fasi del tragico evento del 14 febbraio 1987. “E' stata una cerimonia dal forte impatto emotivo - ha quindi detto Panone - che certamente rimarrà nelle menti e nei cuori dei giovani allievi agenti e dei neo orchestrali della banda musicale presenti, che avranno per sempre di fronte a loro l’esempio e il modello dell’assistente Rolando Lanari, ad orientare il percorso professionale nella Polizia di stato, al servizio della Patria e dei cittadini”. “Siamo la Polizia - ha sottolineato il questore Bellassai - dell’Esserci Sempre, vicina alla gente, che vuole dare risposte alle istanze dei cittadini. Anche oggi, il valoroso esempio di Rolando Lanari, ci dice che questo è possibile farlo credendo fortemente nei valori e nei principi rappresentati dalla divisa che indossiamo. La sua testimonianza deve essere l’antidoto per evitare per il futuro ulteriori momenti di sofferenza, per evitare che altri possano attentare alla democrazia”. “Saper scegliere quando si è in situazioni difficili: questo ci racconta il coraggio di Rolando Lanari – ha affermato il sindaco Sisti –, a questo serve la memoria per custodirla e dare quel senso di giustizia e democrazia”. Per il Prefetto Gradone “questi momenti servono per il debito di riconoscenza che dobbiamo ai Caduti dello Stato e ai loro familiari; ma servono a ciascuno di noi, sono un monito a operare con lealtà. Servono per ricordarci qual è la missione e il compito che ci è assegnato”. La cerimonia si è conclusa con un omaggio musicale alla memoria della Medaglia d’oro, da parte dei frequentatori dell’11/o corso informativo per orchestrali della Polizia di Stato.

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