Montanari-Guanciale a teatro nel buio dell'animo umano

Umbria
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Debutto a Narni per L'uomo più crudele del mondo di Davide Sacco

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(ANSA) - ROMA, 27 GEN - "Siamo abituati a pensare che umanità voglia dire bontà, il contrario di mostruoso. Penso invece si debba avere il coraggio di accettare come umane anche quelle sfaccettature che ci spaventano. Ciò che è accaduto il secolo scorso, invece, non ha a che fare con qualcosa di mostruoso, ma con qualcosa di profondamente umano, con cui dobbiamo fare i conti". A parlare, nel Giorno della memoria, è Lino Guanciale, insieme a Francesco Montanari protagonista de "L'uomo più crudele del mondo", spettacolo scritto e diretto da Davide Sacco, al debutto in prima nazionale dal 9 al 12 febbraio al Teatro Manini di Narni (TR), con il sostegno anche di LVF e del Bellini di Napoli, per poi partire in tournée nella prossima stagione. "Chi è l'uomo più crudele del mondo? E' la domanda con cui il testo ti lascia", raccontano i due, che in scena sono Paolo Veres, imprenditore senza scrupoli e proprietario della più importante azienda d'armi in Europa (Guanciale) e un giornalista di una testata locale (Montanari), scelto inaspettatamente proprio per intervistarlo. Ma oggi si prosegue anche a votare per il presidente della Repubblica. "Sarei tanto felice se fosse Liliana Segre - dice Guanciale che la prossima settimana sarà tra i superospiti di Sanremo - Come sarei stato tanto felice qualche tempo fa se fosse stata Emma Bonino. Ecco, oggi, mi piacerebbe fosse una donna, europeista, impegnata in tante battaglie civili". "Sì - concorda Montanari - anche io vorrei una donna, se non altro per smuovere le acque della nostra Repubblica". (ANSA).
   

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