Paparelli, ecco la giornata del grande elettore

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Monopattino per spostarsi tra le riunione romane e sms per indicazioni voto

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La partenza da Perugia è in auto la mattina poi però diventa il monopattino il mezzo usato per gli spostamenti romani da Fabio Paparelli, consigliere regionale del Pd e uno dei delegati dell'Umbria per l'elezione del presidente della Repubblica. Mentre è un sms a metà pomeriggio a far arrivare sul telefono cellulare l'indicazione di voto. Scheda bianca alla prima conta. Un voto che chiuderà una giornata particolare per l'attuale portavoce dell'opposizione in Assemblea legislativa con un lungo passato di amministratore che lo ha portato anche a ricoprire l'incarico di presidente della Regione. Paparelli è infatti alla prima partecipazione a una votazione per scegliere il nuovo capo dello Stato. Un percorso cominciato già venerdì con gli adempimenti per accedere alla Camera dei deputati. A Roma Paparelli è poi tornato anche domenica per una riunione dei grandi elettori del Pd. Lunedì è il giorno dell'approdo in aula. Le norme per il voto al tempo del Covid prevedono però l'ingresso scaglionato nell'emiciclo e per Paparelli l'appuntamento è in serata. La partenza da Perugia è quindi alle 10, insieme al collaboratore Andrea Baffoni. Entrambi in possesso del super Green pass. L'arrivo a Roma poco prima di mezzogiorno. La base è all'hotel Nazionale, in piazza Montecitorio, a poche decine di metri dalla Camera, dove i delegati della Regione Umbria alloggeranno in questi giorni. La giornata trascorre con l'attesa della definitiva indicazione di voto che ai delegati regionali del Pd arriveranno via sms direttamente dal segretario Enrico Letta dopo gli incontri con Matteo Salvini e con gli alleati Giuseppe Conte e Roberto Speranza. "Siamo comunque convocati (dopo la riunione di domenica pomeriggio) in via permanente, quindi è possibile una riunione dei grandi elettori in ogni momento" spiega all'ANSA Paparelli durante la giornata. Sono le 15.30 circa quando il cellulare del delegato umbro squilla. "Scheda bianca" dice l'sms inviato dal vertice del Partito democratico. Prima di depositare la scheda nell'urna alle 16 c'è una riunione informale al Pd, nella sede del Nazareno, che Paparelli raggiunge in monopattino. "L'ho usato anche domenica, dal parcheggio di Villa Borghese a Montecitorio - sottolinea - è un mezzo comodo e green a condizione di rispettare le regole". Finito il confronto si torna all'hotel Nazionale per una riflessione con l'amico e collaboratore di sempre Baffoni. E' l'ora dell'accesso a Montecitorio, dall'ingresso principale. In attesa del turno di voto Paparelli visita la stanza delle donne della Repubblica voluta dall'allora presidente Laura Boldrini. Entrando a destra ci sono le foto di quelle che parteciparono all'Assemblea costituente, tra cui l'Umbra Cingolani, a sinistra le prime sindaco tra cui quella di Spello, Prampolini. In fondo, di fronte alle prime presidenti e ministre donne, due specchi vuoti per quelle che saranno le prime presidenti del Consiglio e della Repubblica. "Su uno di questi casualmente riflette la foto della prima ministra italiana della Giustizia. Un segno?" si chiede Paparelli.

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