Per capogruppo Pd "sarebbe censura insanabile"
(ANSA) - PERUGIA, 03 GEN - "Ci uniamo all'appello promosso da 2 mila cittadini umbri, fatto proprio e rilanciato anche da 50 intellettuali e storici italiani, tra cui spiccano le firme di Luciano Canfora, Piero Bevilacqua, Filippo Focardi, Paolo Pezzino, Maurizio Viroli e Tomaso Montanari, che hanno deciso di spendersi personalmente a difesa dell'Isuc e contro la prossima chiusura dell'Istituto a seguito del mancato rinnovo dei contratti dei ricercatori precari": è quanto afferma la capogruppo regionale del Partito democratico Simona Meloni.
"Così come viene sottolineato bene nell'appello condiviso - spiega l'esponente del Pd - la prospettata chiusura dell'Isuc, nato nel 1974 al fine di 'raccogliere documenti' e 'promuovere ricerche' utili a 'diffondere la conoscenza' della storia dell'Umbria in età contemporanea, rappresenterebbe una cesura insanabile nel faticoso cammino compiuto per elaborare una consapevolezza storica collettiva in grado di tenere unite aree geografiche e sensibilità assai diversificate che si confrontano nel contesto umbro. Riteniamo dunque sia indispensabile fare in modo che da subito le risorse messe a disposizione dall'Assemblea legislativa siano rese effettivamente disponibili per dare continuità ai contratti dei ricercatori in attesa di una definitiva stabilizzazione".
"Ci auguriamo quindi - conclude la capogruppo Meloni - che tutte istituzioni regionali lavorino di concerto per individuare a breve soluzioni effettivamente praticabili affinché non si disperda, per un fatto meramente burocratico e contrattuale, questo straordinario patrimonio di competenze, di studi e ricerche sull'Umbria". (ANSA).