Tra i "fragili" anche quelli in situazioni di disagio economico
(ANSA) - PERUGIA, 13 DIC - A partire dal 16 dicembre la Regione Umbria aprirà le prenotazioni per la vaccinazione anti-Covid dei bambini di età compresa tra i 5 e 11 anni.
Lo rende noto l'assessore regionale alla Salute, Luca Coletto, a seguito delle riunioni di oggi con i direttori dei distretti sanitari e i pediatri. In Umbria i bambini coinvolti sono 50.100. Di questi 5.200 sono risultati positivi dall'inizio della pandemia, mentre 1.000 attualmente non sono vaccinabili perché positivi o guariti da poco.
"I bambini fragili sono all'incirca 2.000 - evidenzia l'assessore Coletto - e proprio questa fascia sarà vaccinata prioritariamente non appena saranno caricati tutti i dati relativi anche all'esenzione e al tipo di problematiche. Se, com'è stato preannunciato, la struttura commissariale nazionale anticiperà la consegna dei vaccini al 15 di dicembre, potremo anticipare l'avvio della campagna vaccinale per la fascia dei piccoli".
A proposito di bambini fragili, il commissario per la gestione dell'emergenza sanitaria in Umbria, Massimo D'Angelo, ha reso noto che "la Regione ha deciso di inserire nella categoria dei bambini fragili anche quelli che per reddito familiare sono esenti da ticket. Si tratta di una forma di attenzione verso questi bambini, visto che gli aspetti socio-economici rappresentano un fattore determinante di salute. Infatti, se questi bimbi, che vivono in situazioni di disagio economico e a volte anche sociale, dovessero infettarsi, potrebbero avere più problemi nella gestione della malattia, rispetto ad altri più avvantaggiati".
I bambini - spiega una nota della Regione - saranno vaccinati nei punti territoriali pediatrici e in luoghi deputati separati dai percorsi per la vaccinazione degli adulti, che saranno tempestivamente comunicati insieme all'orario in cui si apriranno le prenotazioni.
La Regione ha raggiunto pre-accordo con i pediatri di libera scelta per la copertura dei turni di vaccinazione in tutti i punti vaccinali pediatrici del territorio e negli ambulatori dei reparti di pediatria dei presidi ospedalieri. (ANSA).