Nei primi sei mesi più 12,8% rispetto all'anno precedente
Nei primi sei mesi del 2021 i distretti umbri hanno realizzato vendite all'estero per 361,2 milioni di euro, con un +12,8% rispetto al 2020 e un divario rispetto al precrisi pari al -3,3%. E' il quadro delineato dal Monitor realizzato dalla Direzione studi e ricerche di Intesa Sanpaolo. In base al quale le esportazioni distrettuali umbre si sono "ulteriormente avvicinate" ai valori precedenti alla crisi pandemica, tanto che nel confronto tra trimestri i valori del secondo 2021 sono leggermente superiori (+1%) a quelli del corrispondente periodo del 2019. Due dei tre distretti monitorati - riferisce Intesa Sanpaolo - hanno già recuperato gli effetti della crisi. Quello dell'olio umbro continua con la crescita già realizzata nel 2020 (+4,1% nel 2020; +3,8% nel primo semestre 2021) ; l'importante ridimensionamento subito nel mercato americano (da 19,8 milioni di euro nel primo semestre 2019 a 8,6 milioni di euro nel 2021), è stato più che compensato dalla crescita realizzata nei principali mercati europei come Francia (+7,2 milioni di euro rispetto al primo semestre 2019), Spagna (+4,9 milioni di euro rispetto al 2019) e Svizzera (+1,7 milioni di euro), oltre alla buona dinamica verso la Corea (+2,5 milioni di euro). Anche il distretto del mobile dell'Alta Valle del Tevere è riuscito a recuperare il valore delle esportazioni realizzato nel 2019 e a colmare il divario generato dalla pandemia nel 2020 (+2,1% rispetto al primo semestre 2019; + 27% rispetto al primo semestre 2020): a fronte di un calo "importante" di esportazioni verso il Regno Unito (-6,0 milioni di euro; -85,1%), il distretto è riuscito a riposizionarsi a favore del mercato tedesco (+2,8 milioni di euro; +45,1%) e a incrementare il proprio posizionamento nel mercato statunitense (+2,6 milioni; +68,7%) che diventa così il terzo mercato di riferimento, guadagnando una posizione rispetto al 2019. Secondo il Monitor permane un divario rispetto al precrisi per il distretto più rilevante in termini di esportazioni, quello della maglieria e abbigliamento di Perugia, che era stato particolarmente penalizzato dalla pandemia. Nel periodo gennaio-giugno 2021 ha realizzato 219,8 milioni di euro di esportazioni, con un rimbalzo importante rispetto al 2020 (+14,8%) e con un divario rispetto al 2019, pari al -7,3%. Tra le diverse componenti del distretto, Intesa Sanapaolo ritiene significativo evidenziare come il comparto della maglieria abbia già superato i valori del precrisi (+3,6%), mentre il ritardo verso il 2019 è più accentuato per le vendite all'estero di abbigliamento (-11,1%). I Paesi verso i quali si è registrata una crescita nei confronti del precrisi sono soprattutto la Federazione Russa (+72,5% rispetto al 2019) e la Cina (+61,2% rispetto al 2019), gli stessi che già nel corso del 2020 avevano mostrato una buona tenuta e avevano incrementato il valore delle esportazioni, con crescite rispettivamente del +26% per la Federazione Russa e del +37,8% per il mercato cinese. Considerando l'andamento dell'export distrettuale umbro nel suo complesso, tra i mercati che hanno già recuperato i valori precrisi si evidenziano la Federazione Russa (+58,4% rispetto al 2019), la Germania (+10,4%), la Cina (+33,3%) e Repubblica di Corea (+22,8%). Ancora "significativo" il divario con le esportazioni del primo semestre 2019 per Stati Uniti (-25,1%), Regno Unito (-51,5%) e Giappone (-27,7%). "I nostri territori più virtuosi, come l'Umbria, si trovano all'inizio di una ripresa che è essenziale accelerare" commenta Luca Severini, direttore regionale Toscana e Umbria Intesa Sanpaolo. "Banche, istituzioni e imprese - aggiunge - devono sfruttare appieno la ripresa della domanda internazionale e le opportunità del Pnrr, attuando ogni possibile iniziativa per vincere le sfide legate alla fase di straordinaria trasformazione dell'economia che stiamo vivendo a partire dalla transizione digitale, che si è dimostrata indispensabile nello scambio commerciale e nell'evoluzione dei processi produttivi. Il nostro Gruppo ha recentemente lanciato D-Loan, uno strumento per finanziare l'evoluzione digitale delle Pmi nell'ambito del più ampio programma Motore Italia. Vogliamo aumentare significativamente il livello di competitività delle imprese umbre sui mercati interni ed esteri, avvicinandole ad una più ampia selezione di strumenti non solo finanziari, da affiancare al credito tradizionale e in linea con gli obiettivi di transizione del Paese indicati dal Pnrr".