Michela Botteghi nuovo assessore a Città di Castello

Umbria

Bacchetta, obbligo morale a portare a termine la legislatura

(ANSA) - CITTÀ DI CASTELLO (PERUGIA), 01 FEB - Michela Botteghi, 40 anni, avvocato, è il nuovo assessore della Giunta di Città di Castello. Avrà le deleghe a viabilità, patrimonio, servizi demografici, partecipazione, vigili urbani. "Il suo impegno - ha spiegato il sindaco Luciano Bacchetta, in una conferenza stampa - sarà soprattutto per la zona sud anche al di fuori delle sue deleghe. Da 40 anni, dal grande Angiolo Zamponi, Trestina non aveva un assessore, è un segno di attenzione per questa realtà".
    "Questa amministrazione comunale - ha detto inoltre, fra l'altro, Bacchetta - terminerà il suo mandato nel maggio prossimo, presumibilmente". "Quello che è accaduto negli ultimi due mesi sono fatti rilevanti di cui come sindaco prendo atto, ci sono due consiglieri che dopo quattro anni e mezzo di totale adesione alla Giunta all'improvviso non sono stati più d'accordo su nulla, c'è un altro consigliere che ha assunto una posizione critica. Conoscendo il mio carattere ed avendo vinto le elezioni con il 54 per cento, sarei stato tentato di andare ad un chiarimento definitivo. La vicenda Covid mi obbliga moralmente a portare a termine la legislatura. Significa per esempio trovare immediatamente due siti per le vaccinazioni di tutto il comprensorio".
    Rispondendo alle domande dei giornalisti sulla nuova geografia del consiglio comunale e la mancanza del numero legale nell'ultima seduta del consiglio, il sindaco Bacchetta ha aggiunto: "Non mi sento tradito dai partiti. Quello che è accaduto appartiene al trasformismo italiano, è genetico in Italia. Le cose vanno anche sdrammatizzate, spero e penso che alla fine i fatti prevalgono su alcuni comportamenti che non condivido". "L'ultima volta in consiglio comunale - ha sottolineato, secondo quanto riferisce l'ente - è mancato il numero legale casualmente, per impegni reali di chi era assente.
    Poi gli strateghi dello sfascio hanno fatto sì che la seduta si interrompesse e fossero rimandati punti che stanno a cuore ai cittadini come il regolamento della Casa Verde o alcuni investimenti. Io credo che i nodi verranno al pettine. La maggioranza ora c'è, se dovesse venire meno ne prenderò atto".
    (ANSA).
   

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