"Atto unilaterale metterebbe in ginocchio 600 famiglie"
(ANSA) - PERUGIA, 22 AGO - "Porcarelli deve ritirare i licenziamenti e le istituzioni locali e nazionali devono chiedere conto delle ingentissime risorse pubbliche che la ex Merloni, poi Jp e oggi Indelfab ha nel corso degli anni drenato senza mai rilanciare un'azienda che è una ricchezza essenziale per questo territorio ed è patrimonio, prima di tutto, dei lavoratori". È questo il messaggio che è stato lanciato stamani dai lavoratori della ex Merloni riuniti in piazza a Gualdo Tadino insieme ai sindacati, ai sindaci di Gualdo e Nocera Umbra e con la presenza dei consiglieri regionali Tommaso Bori e Donatella Porzi e del parlamentare Walter Verini.
"Già nell'incontro di lunedì a Fabriano - hanno detto i rappresentanti dei lavoratori - ci aspettiamo che Porcarelli ritiri il suo atto unilaterale, che metterebbe letteralmente in ginocchio 600 famiglie tra Umbria e Marche e un territorio, quello della fascia appenninica, già duramente provato da anni di crisi".
"Siamo stufi di sentirci dire che siamo dei privilegiati perché abbiamo 600 euro di cassa integrazione al mese, con i quali si fa fatica ad arrivare alla terza settimana - hanno sottolineato i lavoratori nei loro interventi - quello che chiediamo da sempre è di poter lavorare, ne va del nostro futuro e della nostra dignità". (ANSA).