Presidente Tesei annuncia piano di sostegno in tre fasi
(ANSA) - PERUGIA, 22 APR - La Regione Umbria metterà a disposizione delle imprese 81 milioni di euro "reali" per sostenere l'economia nella crisi provocata dal coronavirus. Lo ha annunciato la presidente Donatella Tesei nel corso di una video conferenza stampa con gli assessori interessati.
Gli interventi saranno divisi in tre fasi. "La fase uno - ha detto Tesei - è immediata e siamo pronti a mettere in campo 36 milioni reali per le imprese più altre misure che serviranno anche a settori quali agricoltura, turismo e ricostruzione post sisma. La seconda fase ci sarà a fine maggio con altri circa 35 milioni reali e ulteriori misure per le imprese. Ci sarà poi una terza fase, pensiamo a luglio, quando con un lavoro importante - ha sottolineato Tesei - pensiamo di mettere a disposizione altri dieci milioni di euro". (ANSA).
Una manovra con fondi "reali" regionali e che "non arrivano da tagli". Fondi "non comunitari ma trovati da accantonamenti non utilizzati del bilancio regionale e quindi che non hanno comportato una rimodulazione e sottrazione da altri capitoli". A sostegno delle imprese e del tessuto economico umbro sono in arrivo così 81 milioni di euro entro i prossimi tre mesi. Pronti da mettere in campo subito ci sono 36 milioni, poi 35 entro fine maggio e 10 entro luglio. A queste risorse vanno aggiunte poi anche quelle di altre misure settoriali che serviranno per agricoltura (50 milioni di euro), turismo (circa 6 milioni di euro) e ricostruzione post sisma. Queste le misure annunciate dalla presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, insieme agli altri membri della Giunta, a seguito della crisi anche economica provocata dall'emergenza dovuta al coronavirus. Tesei ha spiegato che queste azioni arrivano ora come terzo "asse" di lavoro impostato dall'esecutivo regionale dopo essersi occupato in fase di emergenza dell'aspetto sanitario e successivamente anche delle linee guida per riaprire gradualmente le imprese in sicurezza. L'Umbria "si avvia così in maniera autonoma a sostenere il mondo delle imprese e dell'economia" ha sottolineato la presidente ricordando pure che, nello specifico della ripartenza, "siamo invece in attesa delle linee guida nazionali che su alcune questioni diventano fondamentali per decidere come, quando e in che modo riaprire le nostre imprese". Tra i fondi pronti da mettere in campo fin da subito, come ha ricordato l'assessore allo sviluppo economico Michele Fioroni, a supporto delle imprese ci sono 31,5 milioni di euro ai quali si deve aggiungere un milione a garanzia delle banche per accelerare il sostegno di queste alla cassa integrazione. "Obiettivo - ha detto Fioroni - è di dare liquidità ma anche di aiutare le aziende nel rafforzamento di quegli elementi che oggi si sono rivelati fattori di debolezza". Il "fondo prestiti a favore di micro e piccole imprese" è di 18,5 milioni. Sarà data così alle imprese la possibilità di ricevere un prestito diretto fino a 25 mila euro, con un tasso di interesse dello 0,5% e un preammortamento di 24 mesi. La metà del valore (fino a 12,5 mila euro) potrà essere concesso a fondo perduto se l'impresa ha messo in campo anche una sola di queste azioni: aumentato l'occupazione, rispetto al 31 dicembre 2019, nel periodo di preammortamento; investito in tecnologie finalizzate ad aumentare la sicurezza nei luoghi di lavoro o acquistato dispositivi di sicurezza individuali; investito in strumenti produttivi e tecnologie digitali. C'è poi, per 6 milioni di euro grazie alla finanziaria della Regione Umbria, un piano di garanzie che integrano le misure relative al fondo centrale di garanzia del Decreto liquidità. Come terza misura è previsto un rafforzamento della struttura patrimoniale delle Pmi attraverso 4 milioni di euro. "Una misura di patrimonializzazione - ha spiegato Fioroni - che migliora la liquidità dell'azienda e la capacità di accedere al credito ma che riguarda anche chi ha dovuto affrontare nel 2019 uno sforzo finanziario e che quindi ora si trova in difficoltà". L'ultima misura a supporto delle imprese (3 milioni di euro) è quella definita "ponte verso il digitale" per riadattare le micro e piccole imprese in canali di vendita e promozione nuovi (piattaforme virtuali per l'export, e-commerce, delivery, ecc) visto anche l'annullamento di fiere ed eventi nazionali ed internazionali a causa del Covid-19. Infine, la Regione Umbria attiverà un fondo di garanzia (un milione) a favore delle banche che anticipino il trattamento di integrazione salariale ai lavoratori interessati.
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