Alemanno, risorse inutilizzabili e personale insufficiente
(ANSA) - PERUGIA, 4 FEB - Anci Umbria torna a sollecitare il parlamento a dare risposte "tempestive ed efficaci" alla ricostruzione post terremoto. Agli incontri di oggi a Roma ha preso parte anche il sindaco di Norcia, Nicola Alemanno, in qualità di componente della Cabina di regia per Anci Umbria, insieme ai colleghi di Marche, Lazio e Abruzzo.
"E' stato dato modo ai sindaci di Norcia, di Amatrice, di Arquata e di Teramo - ha spiegato Alemanno - di rappresentare nuovamente al Parlamento la necessità di tornare velocemente a occuparsi del tema sisma del Centro Italia. Ancora una volta, infatti, gli interventi messi in campo con la conversione del decreto legge n.123 non sono risultati sufficienti a risolvere i tanti problemi che impediscono alla ricostruzione pubblica e privata di decollare".
Più nel dettaglio, i sindaci del cratere hanno fatto presente che "a fronte di 22 miliardi di euro disponibili per la ricostruzione, dal 2016 a oggi, ne sono stati spesi solo 200 milioni e di questi solo 49 milioni per le opere pubbliche, a causa di procedure lunghe e burocratiche". Hanno poi sottolineato come "i provvedimenti che si sono susseguiti nel tempo in materia terremoto non si siano tradotti in fatti. Vedi la designazione di ulteriori 200 unità di personale da destinare ai Comuni con lo sblocca cantieri, mai arrivate". I Comuni che avrebbero dovuto avviare le istruttorie per i danni lievi "non sono stati mai messi nelle condizioni di poterlo fare", hanno ancora aggiunto.